Assunto in hotel a diciassette giorni dal diploma
Concluso il percorso di studi all’Ite “Scarpellini” di Foligno, il giovane Daniel Plugaru è stato inserito come receptionist al Delfina. “Per me un’opportunità di crescita professionale”
Assunto come receptionist a diciassette giorni dal diploma. È la storia di Daniel Plugaru, giovane di origini moldave ma residente a Foligno da quando aveva quattro anni, che ha da poco concluso il suo percorso di studi all’Istituto tecnico economico e aeronautico “Scarpellini”. Neanche il tempo di concedersi una vacanza post-diploma che per Daniel è arrivata la prima offerta di lavoro. A diciassette giorni di distanza dalla prova orale, infatti, lo studente folignate si è ritrovato alla reception del Delfina Palace Hotel di Foligno. Per lui un tirocinio di tre mesi, al termine del quale - fanno sapere dall’istituto guidato dalla dirigente scolastica Federica Ferretti - verrà valutata l’ipotesi di una stabilizzazione.
“Un’importante opportunità di crescita professionale”, così commenta lo stesso Daniel l’assunzione all’hotel quattro stelle che sorge alle porte di Foligno. Per l’ex studente dello “Scarpellini”, però, è solo un punto di partenza. Sì, perché i suoi progetti di formazione vanno oltre: l’idea, infatti, è quella di iscriversi in un futuro neanche troppo lontano a corsi di video editing per il marketing e la comunicazione, così da poter offrire competenze qualificate anche nel settore dell’ospitalità, in particolare l’hotellerie di lusso. Intanto Daniel sta vivendo la sua prima esperienza lavorativa come receptionist, occupandosi sia del front office che del back office.
“È un successo didattico al pari della iscrizione dei ragazzi a percorsi universitari o post-diploma”: queste le parole della dirigente Ferretti, che esprime così soddisfazione per il risultato raggiunto da Daniel. Fondamentali i percorsi di alternanza scuola-lavoro, oggi Pcto, per Marco Baldassarri, titolare del Delfina Palace Hotel e referente territoriale di Federalberghi. Fondamentali, commenta, “per percepire con chiarezza il potenziale, talvolta anche inespresso, dei giovani che, al termine degli studi, potrebbero trovare opportunità di inserimento nelle realtà aziendali presso le quali si sono formati”. Dal presidente Baldassarri, però, anche un avvertimento: “Non basta introdurre per legge un obbligo curricolare. L’alternanza - dichiara a questo proposito - non può essere un mero adempimento formale. Occorre motivazione, da parte di entrambi i soggetti, ospite e ospitante, ma soprattutto - conclude - un incremento delle ore, in assenza del quale la formazione diventa poco significativa”.

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