Covid, in Umbria contagi su del 41,8% nell’ultima settimana

Numeri in aumento, ma l’incidenza nelle due province resta sotto i 500 casi di infezione. Sul fronte ricoveri si registra la più alta occupazione in area medica di tutta Italia

Vaccino anti Covid in Umbria

Il Coronavirus riprende forza. A dirlo sono i dati del monitoraggio indipendente effettuato da Gimbe. “La ripresa della circolazione virale - spiegano, infatti, dalla Fondazione presieduta da Nino Cartabellotta - è ben documentata sia dall’incremento del tasso di positività dei tamponi, sia dalla netta risalita dei nuovi casi, che fa già sentire i primi effetti sui ricoveri in area medica”. A giocare un ruolo, secondo Gimbe, accanto alla ripresa delle lezioni scolastiche, alla maggiore frequentazione dei luoghi chiusi e all’elevata percentuale di reinfezioni, sarà però anche “l’imminente decadenza dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici che - sottolineano - contribuirà ad un ulteriore aumento della diffusione del virus”. 

Entrando nel dettaglio dei numeri, nella settimana del 21-27 settembre, si è registrato un balzo di nuovi casi settimanali, con un +34% che ha portato i contagi da 108mila a sfiorare la quota dei 160mila. La media mobile a 7 giorni sale sfiorando così i 23mila casi giornalieri. L’incremento dei nuovi casi riguarda, anche se in maniera eterogenea, tutte le regioni: si val dal +5,9% della Sicilia al +50,9% del Veneto. L’Umbria si posiziona al settimo posto con un incremento del 41,8% ed un’incidenza di 493 casi su 100mila abitanti.

Rispetto alla settimana precedente, poi, sono 101 le province che segnano un incremento, solo sei invece quelle in diminuzione. Quattro, poi, quelle con un’incidenza superiore ai 500 casi per 100mila abitanti: si tratta di Vicenza (589), Pescara (574), Trento (531) e Belluno (522). Tra le province in aumento, si segnalano anche quelle umbre. Perugia, in particolare, fa registrare un incremento del 42,9% con 401 positivi su 100mila abitanti; a Terni, invece, l’incremento è stato del 44,5% con 388 contagi.

Passando al quadro ospedaliero, bollino rosso per l’Umbria. In area medica Covid l’occupazione dei posti letto è del 17,8%: si tratta del dato peggiore a livello nazionale. In area critica, invece, il tasso è al 2,3%. A livello nazionale, invece, l’occupazione in area medica si attesta al 5,7%, in area critica all’1,4%.

Sul fronte vaccinale, sono 6,81 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose. In Umbria risulta non vaccinato l’8,8% della popolazione. A mancare, tra le terze dosi, è invece il 10% della popolazione attualmente vaccinabile. Nella fascia 5-11 anni, coperto con ciclo completo il 35,2%, mentre con sola prima dose il 3,5%. In chiusura la quarta dose: al momento in Umbria solo il 13,4% della popolazione vaccinabile l’ha fatta.

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di Redazione

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