Covid in Umbria, indice Rt a 0,81. Dopo Pasqua ipotesi riapertura scuole
I dati presentati dal Nucleo epidemiologico evidenziano un miglioramento in regione, dove il peggio della terza ondata sembra essere passato
Il peggio sembra essere passato. A dirlo sono i numeri del Nucleo epidemiologico regionale, che evidenziano in Umbria una situazione in miglioramento di settimana in settimana. Continua la discesa dei contagi e dei ricoveri, pur in maniera lenta. Un dato che pone il Cuore verde d'Italia in controtendenza rispetto all'andamento nazionale. Impossibile mollare la presa proprio ora, anche se gli ultimi numeri sono confortanti. A partire dall'Rt, che in Umbria si attesta, secondo il Nucleo epidemiologico, sullo 0.81 in una media mobile a sette giorni, rispetto allo 0.96 della media nazionale (valore calcolato in regione e che potrebbe quindi differire rispetto a quello della Cabina di regia nazionale). L'unico territorio con i valori ancora molto alti è la Valnerina con 251,34 contagi ogni 100mila abitanti. A Spoleto siamo sui 201,39 ogni 100mila abitanti. Scendono i numeri di Foligno, con 184,60 contagi ogni 100mila abitanti. In tutta l'Umbria ora l'incidenza è di 137.68 ogni 100mila persone ed anche i numeri del ternano, in crescita dal 28 febbraio, ora starebbero migliorando.
Rispetto alle fasce d'età, continua a scendere quella tra i 65 ed i 79 anni. Anche questo è un segnale positivo, soprattutto perché il Covid-19 in quella fascia d'età può portare a dei seri rischi per la salute. Secondo i dati elaborati dall'Istituto superiore di sanità, in Umbria la variante inglese ha circolato per il 51%, mentre quella brasiliana per un 36%, ovvero il valore più alto in tutto lo Stivale. Al momento invece, insieme a Sardegna e Sicilia, l'Umbria è la regione italiana con la percentuale più bassa di positivi negli ultimi sette giorni.
RICOVERI E VITTIME – Anche il numero delle vittime e dei ricoveri segnano un miglioramento, con le curve che iniziano a scendere. C'è quindi una tendenza alla diminuzione dei ricoveri ordinari e delle terapie intensive, pur in maniera lenta. “Allo stesso modo – spiega Carla Bietta del Nucleo epidemiologico regionale – osserviamo una riduzione dei decessi”.
SCUOLE – Con una situazione epidemiologica in miglioramento, la Regione – così come il Governo – pensa a riaprire le scuole. Non prima di Pasqua però, con palazzo Donini che non dovrebbe prevedere una nuova ordinanza rispetto a quella che scadrà il prossimo 6 aprile. “La possibilità di riaprire c'è” ha detto l'assessore alla Salute dell'Umbria, Luca Coletto. Nel corso della conferenza stampa regionale che ha fatto il punto sul Covid-19, è arrivato anche il saluto del direttore alla Sanità, Claudio Dario, che a fine mese andrà in pensione.

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