Foligno, in piazza Giacomini eventi e memoria storica
Venerdì mattina il taglio del nastro della ristrutturata area, dove verranno ricordate le due chiese che oggi non esistono più. A breve installati gli arredi
Piazza Ercole Giacomini è nuovamente fruibile. Concluso il cantiere da 640mila euro che ha portato al restyling dell’area, con la definizione nelle scorse ore della segnaletica orizzontale e verticale per delimitare gli stalli di sosta per auto, motocicli, carico e scarico merci, nella mattinata di venerdì 31 marzo si è tenuto il taglio del nastro alla presenza dell’amministrazione comunale e di rappresentanti delle forze dell’ordine.
Piazza Giacomini, dunque, è tornata ad essere nuovamente utilizzabile dalla cittadinanza, anche se all’appello mancano ancora alcune rifiniture. Si tratta, in particolare, degli arredi, che “verranno installati - così come annunciato dall’assessore comunale con delega al decoro e arredo urbano, Michela Giuliani - a partire dal 19 aprile prossimo”. Nel dettaglio, l’area pedonale che si trova in fondo alla piazza sarà dotata di quattro sedute modulari, due fioriere, una rastrelliera per le bici, un tris di contenitori per i rifiuti, una fontanella e delle pietre come quelle presenti in piazza San Domenico e piazza Garibaldi. “In più - ha aggiunto l’assessore Giuliani - verranno posizionati due leggii per ricordare ciò che era in passato questa piazza”.
Il riferimento è alle due chiese le cui fondamenta si trovano sotto il piano stradale e le cui altezze hanno impedito, come spiegato dall’assessore all’Urbanistica, Marco Cesaro, di utilizzare la pietra arenaria, sostituita di fatto con l’asfalto, “unica soluzione possibile”. “Abbiamo cercato di preservare i beni e di trovare insieme delle soluzioni” ha commentato Maria Romana Picuti per la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria, aggiungendo: “D’accordo con gli uffici tecnici e la ditta, si è intervenuti là dove erano già stati fatti precedenti lavori. Inoltre, abbiamo rilevato la planimetria della chiesa della Madonna del Pianto, distrutta dai bombardamenti del 1943. Durante l’intervento è stato fatto anche un grande ritrovamento archeologico: è, infatti, venuta alla luce una seconda chiesa, quella di San Leonardo, della quale nessuno era a conoscenza perché rimasta sotto l’ampliamento della Madonna del Pianto. Oggi celebriamo un vuoto - ha concluso - ma qui c’era un luogo sacro”.
“È stato un intervento difficile sotto tanti punti di vista - ha dichiarato il sindaco Stefano Zuccarini -, con il progetto modificato più volte proprio in virtù di quello che è venuto alla luce. Abbiamo però raggiunto l’obiettivo: restituire uno spazio urbano importante per i commercianti e la città tutta”. Uno spazio che, così come annunciato da Michela Giuliani, si prepara ad essere “sede di tantissime iniziative, diventando parte integrante dell’attrattività della città”. “Per la prima volta - ha commentato l’assessore Cesaro dal canto suo - consegniamo alla città una piazza. Una piazza vera, che respira e che sarà a disposizione di tutti. Un luogo rinnovato e ritrovato. Grazie, inoltre, alla pazienza manifestata da residenti e commercianti, con i quali abbiamo condiviso questo percorso”. Dichiarazione, quest’ultima, che ha sollevato qualche borbottìo da parte di chi, invece, ha sottinteso una mancanza di partecipazione. L’intervento a piazza Giacomini, infatti, nel corso dei mesi è stato scandito da malumori e proteste da parte di residenti e commercianti. Malumori che, a quanto pare, non sono andati via.

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