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Utili e servizi pubblici, Vus ribatte: “Ecco tutte le risposte”

Pubblicato il 2 Agosto 2017 08:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:56

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Spiace constatare”, per usare un’espressione cara al Prof. Segatori (leggi qui), che si continui ad equivocare sulle notizie da noi fornite ed in particolare sul rilievo con il quale si è ricordato (senza dare dell’ignorante al Prof. Segatori, ma affermando semplicemente che l’estensore della nota ignorava alcuni dati squisitamente tecnici) che la tariffazione applicata da Valle Umbra Servizi, sia per il Servizio Idrico Integrato che per quello della distribuzione del gas, era conseguente una decisione vincolante dell’Autority – peraltro validata in ambito territoriale da altra Istituzione a dimensione regionale (AURI) che deve tener conto delle singole realtà e delle loro specificità.

D’altra parte non si può essere omniscienti e neppure i professori universitari lo sono (così come ancor meno lo sono gli avvocati).

Il fatto è, invece, che Valle Umbra Servizi ha semplicemente ricondotto la pesante affermazione del Prof. Segatori (“gli Amministratori di VUS hanno sbagliato clamorosamente i conti”), affermazione offensiva nei confronti dell’intera struttura di Valle Umbra Servizi – ed è per tale motivo che risponde Valle Umbra Servizi e non personalmente il Presidente – alla effettività, evidenziando che Valle Umbra Servizi non ha “sbagliato clamorosamente” un bel niente in quanto i costi, che evidentemente incidono sui conti finali, da addebitare in tariffa, non li ha fissati, si ripete, Valle umbra Servizi, bensì altri soggetti terzi e deputati nel nostro Ordinamento a garantire la trasparenza della gestione e l’oggettività dei conti dei servizi pubblici.

Non resta a questo punto che rispondere alle singole domande proposteci dal prof. Segatori – del ché lo ringraziamo in quanto ci consente di partecipare agli utenti notizie su argomenti importanti per l’intera Comunità – prendendo comunque atto del fatto che il nuovo tema in discussione è divenuto tutt’altro rispetto a quello originariamente proposto. Un argomento che richiede un ulteriore preliminare puntualizzazione, e cioè che, anche in tema di “investimenti relativi al Servizio Idrico Integrato”, tutto ciò che Valle Umbra Servizi realizza non è conseguente un’autonoma scelta di essa Valle Umbra Servizi, bensì una decisione che viene adottata in sede di Ambito Territoriale Umbria 3, ora AURI (Ambito territoriale Regionale). Pertanto, ove dovessero verificarsi criticità nel “buon funzionamento del Servizio idrico” (al di là dell’efficienza degli impianti, la cui responsabilità ricadrebbe indubbiamente su Valle Umbra Servizi), per tutto il resto, ed in particolare per le scelte contenute nei vari Piani Programmatori, non vi sarebbe nulla da considerare “indicatore di un segno di miopia” di Valle Umbra Servizi, come ritiene di poter affermare il Prof. Segatori, in quanto il tutto va ricondotto a decisioni adottate da Istituzioni sovraordinate alla Società.

Ecco comunque le nostre risposte.

  1. Come si legge nella premessa del citato rapporto VUS del 13 settembre 2012, le risorse idriche disponibili per il Comune di Foligno, in condizioni normali di esercizio, sono tali da soddisfare il fabbisogno riportato nel PRRA (Piano Regolatore Regionale degli Acquedotti) fino all’orizzonte temporale del 2040.

Il deficit di 150-200 l/sec riguarda invece il cosiddetto “Sistema folignate”, cioè il sistema acquedottistico a servizio dei comuni di Foligno, Spello, Bevagna, Montefalco, Trevi, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Gualdo Cattaneo, Nocera Umbra, Valtopina, e si riferisce ad un orizzonte temporale di lungo periodo secondo le stime del PRRA. Pertanto gli interventi in grado di ridurre tale deficit saranno individuati nel corso della gestione (la cui scadenza rammentiamo essere al 2032) e programmati in occasione delle periodiche revisioni di Piano d’Ambito, tenendo conto anche di possibili evoluzioni e mutate condizioni dello scenario in cui si opera. Tuttavia già la vigente revisione del Piano d’Ambito per il periodo 2016-2019 prevede un ingente investimento per attività di ricerca perdite, in parte già eseguita ed in parte prevista a partire dal 2019.

  1. E’ in corso di progettazione l’intervento di “Potenziamento campo pozzi Capodacqua (nuovo pozzo Botteghino 2)” che apporterà maggiore portata all’acquedotto proveniente dalla sorgente omonima. Ad oggi, dai riscontri avuti anche a seguito delle passate crisi idriche , non si è reso necessario potenziare altre captazioni montane del Comune di Foligno. Continueremo tuttavia a svolgere indagini per individuare eventuali nuove captazioni, in linea con le indicazioni del PRRA.

  2. Gli interventi ai quali si fa riferimento erano descritti nel primo Piano d’Ambito del 2003, quali previsioni da realizzare nella seconda metà del periodo di gestione e subordinatamente al reperimento di appositi finanziamenti pubblici.

Tali previsioni sono state tuttavia superate dal PRRA del 2007, riferimento per i successivi Piani d’Ambito che il gestore è tenuto ad attuare. Il vigente Piano prevede solo la ristrutturazione del serbatoio dei Cappuccini la cui progettazione è programmata con avvio nel 2018; in quella sede si valuterà anche l’opportunità di un suo ampliamento.

  1. I pozzi di pianura del comune di Foligno continuano ad essere regolarmente utilizzati in quanto non hanno mai presentato problemi di qualità delle acque captate, come dimostrato dai continui controlli analitici effettuati dal gestore e dalle autorità competenti al controllo.

  2. Sono stati sostituiti l’intero tratto in cemento amianto della condotta adduttrice Valle Umbra e la condotta di adduzione dell’acquedotto di Capodacqua, tranne che per il tratto iniziale attualmente in fase di progettazione, oltre a numerosi tratti di rete di distribuzione cittadina. La sostituzione progressiva dei restanti tratti di distribuzione sarà attuata nel rispetto della programmazione di Piano d’Ambito.

Da ultimo, e tornando al Bilancio e alla cosiddetta “tassa occulta” a carico dei cittadini utenti, riteniamo doveroso evidenziare nei dettagli come si è formato l’utile di bilancio di 2,4 milioni di euro, auspicando per il futuro, che chi si appresterà a commentare i dati di bilancio, abbia, prima, la pazienza di andarsi a leggere i bilanci stessi al fine di conoscerne, fino in fondo, le dinamiche di formazione. Anche perché i dati in questione sono facilmente consultabili sul sito istituzionale dell’Azienda, così come sono soggetti alla pubblicità di legge.

In estrema sintesi, quindi, ricordiamo che l’utile di 2,4 milioni (diviso per servizi) deriva da un utile di 800.000 euro ottenuto dalla gestione del Servizio Idrico Integrato e 1,6 milioni di euro dalla gestione del Gas (euro 300.000 circa derivanti dalla gestione delle reti gas ed 1,3 milioni di euro derivante dalla vendita del Gas effettuata dalla controllata Vus Com). L’importo complessivo di 2,4 milioni – così come deciso dall’Assemblea dei Soci di Valle Umbra Servizi – è stato destinato per euro 960.000 circa, ai Soci stessi (i 22 Comuni della valle Umbra Sud e della Valnerina), mentre del restante 1,3 milioni, circa 520.000 euro è stato trattenuto da Vus Com per essere destinato ad incremento del patrimonio netto della società stessa; il residuo di circa 800.000 euro è stato a sua volta destinato all’incremento del patrimonio netto della Valle Umbra Servizi Spa, destinazione assolutamente indispensabile, atteso che questa Società è da anni sottocapitalizzata con le conseguenti continue difficoltà con il mondo finanziario. Il tutto – ovviamente sempre ad avviso di Valle Umbra Servizi – nell’interesse non solo di una futura gestione sempre più efficiente, ma anche degli utenti del territorio.

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