Le atmosfere barocche della Quintana hanno reso magica la notte milanese. Giovedì sera infatti il palazzo dell’Adi, nel cuore del capoluogo lombardo, è tornato indietro nel tempo di quattrocento anni. A far da padrone lo sfarzo del 1600 tanto caro ai folignati che vivono di e per la Quintana e che con orgoglio hanno presentato la loro creatura più preziosa fuori dai confini regionali. A portata di occhi e di palato il Banchetto barocco, arricchito – come da tradizione – con intramezzi musicali e piccoli spettacoli che hanno accompagnato gli ospiti tra una portata e l’altra per tutta la durata del convivio. Ad anticiparlo la presentazione di ciò che è e rappresenta la Quintana, rievocazione storica che – come sottolineato da più parti – non si può raccontare, ma va vissuta per coglierne a pieno il suo essere. Ma vero protagonista è stato il popolo quintanaro, che ha saputo coinvolgere e sorprendere gli invitati. Un impegno, quello dimostrato dai rionali, premiato a fine serata dal lungo applauso che gli ospiti hanno tributato all’Ente Giostra e ai tanti volontari coinvolti dalla trasferta milanese. Un nutrito gruppo di centotrenta persone, che ha raggiunto quota 200 presenze venerdì pomeriggio, quando rigorosamente vestiti con abiti barocchi i quintanari hanno sfilato all’interno di Expo. Anche lì, lungo Decumano, per un attimo gli anni duemila si sono fatti da parte, inchinandosi di fronte alle atmosfere magiche e sfarzose del Seicento.