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Foligno, sempre meno poliziotti ed età media avanzata: “Commissariato al collasso”

Pubblicato il 26 Luglio 2018 15:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:49

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Personale scarso e quel poco che c'è, ha un'età avanzata. Sono queste le condizioni in cui versa l'organico della polizia nei comuni umbri. A dirlo all'unisono sono i sindacati Silp Cgil di Perugia e la Siulp Cisl Umbria. “Gli organici sono ridotti all'osso – afferma il segretario regionale di Siulp, Luca Malossi – una situazione incompatibile con la complessità dell'attività della polizia. Negli ultimi dieci anni, il personale del commissariato di Foligno è diminuito del 20%. Con l'innalzamento dell'età pensionabile e con il blocco del turn over, il personale è insufficiente e a Foligno ha un'età media di 50 anni”. Dure le parole anche del segretario regionale Silp Cgil, Libero Luchini: “L'organico è fermo al 1989. Se nel 2009 il commissariato di Foligno contava 52 agenti, oggi ne conta solo 40. Quest'anno, nella provincia di Perugia, per 20 persone che sono andate in pensione, ne sono state reintegrate solo due. I commissariati di Foligno e Spoleto sono al collasso”. Un problema serio, frutto – secondo i sindacati - delle scelte politiche degli ultimi anni, che hanno adottato la strategia del taglio lineare. “Si è scelto di togliere il poliziotto di quartiere, una figura di estrema importanza, perché garantiva l'attività di controllo del centro cittadino e di vigilanza nelle zone limitrofe a scuole, giardini pubblici e attività commerciali, monitorando il rischio di furti e borseggi. Sono state operate scelte – conclude Malossi – senza considerare dove effettivamente si annida lo spreco”. Ma il depotenziamento dei servizi di prevenzione, aggravato dalla mancanza di disponibilità delle volanti, però, sembra essere solo uno dei tanti problemi che affliggono le caserme umbre. “Siamo impossibilitati a garantire i servizi ordinari – sottolinea Luchini -. Non riusciamo a prendere nella dovuta considerazione tutte le segnalazioni che ci arrivano. Solo ieri (mercoledì ndr), poi, è accaduto un fatto emblematico. Alcune persone sono state spostate dagli uffici, che rimasti scoperti non hanno portato avanti attività come indagini o convalida di passaporti, per compierne altre di facciata. Questa cosa avviene molto di frequente”. A pagarne le spese, però, oltre ai cittadini, sono gli agenti stessi: meno personale equivale ad un sovraccarico di lavoro. E così, oltre agli utenti, a soffrire sono proprio i poliziotti, che hanno sempre meno possibilità di riposo e spesso si trovano a dover ridurre le ferie. Un sovraccarico che sottopone il personale ad uno stress ulteriore rispetto a quello insito alla normale attività. “Quello del poliziotto – afferma Luchini - è uno dei lavori più stressanti, come dimostra il fenomeno del 'burn out'. Bisogna fare molta attenzione. È sintomatico il fatto che per l'enorme mole di lavoro cui sono sottoposti, alcuni agenti folignati hanno fatto richiesta di trasferimento per andarsene dalla propria città”. A complicare il quadro, inoltre, c'è anche l'inadeguatezza degli edifici che ospitano i commissariati: “Le strutture non sono idonee. Il commissariato di Spoleto si trova al primo piano di una palazzina, contornato anche da uffici. Per questo, sono in attesa di una nuova sede”. ESTATE - Con l'arrivo dell'estate, si ripresenta il problema dell'aumento dei furti, cui il cittadino può agire con delle misure preventive: chiudere le finestre nonostante il caldo, attivare dei sistemi di allarme collegati al proprio smartphone e tenersi in contatto con i vicini di casa una volta partiti per le vacanze estive. Ma anche in questo caso, la mancanza di organico si fa sentire: secondo Luchini, la gente non denuncia più. Per Malossi si dovrebbe agire su due fronti: “Innanzitutto, si dovrebbe fare più prevenzione, mettendo più forze in campo. In secondo luogo, poi, ci sarebbe bisogno della certezza della pena”. Insomma, una situazione complicata, che tuttavia potrebbe essere risolta con una maggiore collaborazione da parte del Ministero e della Questura. Il segretario della Silp Cgil, infatti, non si arrende: “A breve chiederemo un incontro con il nuovo prefetto per risolvere la situazione. Intanto, possiamo solo fare un plauso a tutti gli agenti che vanno oltre al normale spirito di servizio”. 

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