“Ho un duplice obiettivo: il primo è che ogni rione possa avere un oratorio ed una chiesa. Spero che si riesca a farlo entro la Quintana di giugno”. Sono le parole di monsignor Gualtiero Sigismondi. Il vescovo di Foligno è intervenuto ai microfoni di Radio Gente Umbra insieme al presidente dell’Ente Giostra Quintana, in un’intervista che andrà in onda venerdì 14 settembre alle 19. Le due importanti realtà cittadine hanno parlato del loro rapporto con la città e di cosa si può fare di più per l’inclusione dei giovani e delle persone in difficoltà. “La Quintana è stata l’unica istituzione che ha aperto alcune taverne ai poveri – prosegue poi monsignor Sigismondi in uno dei suoi interventi -. Non sono stati solamente degli spot, la provocazione è stata grande e mi auguro che ciò possa avere continuità a partire magari dal prossimo Natale. Sono segni significativi”. Il vescovo di Foligno e il presidente dell’Ente Giostra hanno tracciato un bilancio ad un anno e mezzo dagli Stati generali voluti da palazzo Candiotti, per capire quanto è stato fatto e quanto ancora c’è da fare per coinvolgere ancor di più il tessuto cittadino e rendere sempre più partecipe anche la Diocesi: “Il potere di convocazione della Quintana e la forza e la capacità di formazione che ha la Chiesa non possono non trovare un punto di incontro” ha rimarcato monsignor Gualtiero Sigismondi. Affermazioni che trovano la piena condivisione del numero uno della Quintana: “Ogniqualvolta che il vescovo non riesce ad essere presente, come nel caso della benedizione in piazza, i quintanari lo cercano – sottolinea Domenico Metelli -. La Giostra ha la necessità di avere un rapporto privilegiato con la Chiesa, perché il pericolo di essere tutti contro tutti è immenso. La sostanza della festa ludica non ci basta più, deve essere una sostanza della festa globale”.
L’intervista integrale a monsignor Gualtiero Sigismondi e al presidente Domenico Metelli andrà in onda venerdì 14 settembre alle 19 su Radio Gente Umbra