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Spoleto, addio alla fermata del Frecciabianca: secco “no” dalla Regione

Pubblicato il 21 Febbraio 2017 16:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:02

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C’è stato un “no” deciso, ed è stato quello relativo al ripristino della fermata del Frecciabianca a Spoleto. Qualche apertura per quanto concerne il recupero di alcuni treni tanto utili soprattutto ai pendolari, e anche un suggerimento. C’è stato tutto questo nell’incontro avvenuto nei giorni scorsi tra il Comitato dei Viaggiatori di Spoleto, accompagnati da alcuni esponenti delle forze politiche spoletine, e l’assessore regionale ai Trasporti, Chianella. E partendo proprio dal suggerimento, con un progetto tutto da valutare tra chi dovrebbe farne parte integrante, questo riguarda proprio il Frecciabianca. “Un’altra soluzione per ottenere il treno è fare un progetto di promozione con Trenitalia a livello turistico – ha proposto l’assessore regionale – per spingere a venire a Spoleto in treno, per brevi periodi, ad esempio per il Festival o per il periodo estivo. Deve essere però un progetto ben strutturato, con un certo numero di agenzie di viaggio, albergatori e associazioni interessate”. Probabilmente l’unica soluzione perché il Frecciabianca possa fermarsi di nuovo a Spoleto. Dato che, come ha riferito Chianella “si tratta di un treno a mercato che si regge solo sui biglietti venduti, ci ha detto l’assessore – spiega Daniele Anderlini del Comitato dei Viaggiatori, presente all’incontro insieme al presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili, il vice Sandro Cretoni, l’assessore Vincenza Campagnani e la consigliera Laura Zampa – essendo totalmente a carico di Trenitalia, questa, che in base a delle valutazioni di traffico decide dove far fermare i treni e dove no, in alternativa se si vuole aggiungere una fermata la si paga. Ma la Regione Umbria non intende farlo”. Ma per il Comitato dei Viaggiatori di Spoleto “il discorso regge fino ad un certo punto – prosegue Daniele Anderlini – visto che è chiaro che se il treno non c’è non ci sono di conseguenza i passeggeri. Spoleto e la Valnerina sono territori di un certo rilievo capaci di generare dei buoni volumi di traffico”. E del resto, come spiega Anderlini “i treni sono stati ripristinati in altre stazioni in città alla pari, se non inferiori, a Spoleto, ad esempio Jesi nelle Marche”. E la risposta dell’assessore è stata: “Non so con quali precisi criteri scelgono dove istituire le fermate, proverò a verificare la situazione di Jesi”. Poi si e’ parlato di trasporto regionale, ma anche qui non ci sono stati molti spiragli per il ripristino del treno delle 22,50 da Roma per Foligno ormai da due anni soppresso a Terni e sostituito con Bus per il resto del percorso, dato che “secondo l’assessore l’utenza era bassissima e non ne vale la pena” ha riferito Anderlini. Che poi dice che un’apertura da parte di Chianella c’è stata invece per quanto concerne una valutazione sul “prolungamento dei regionali Firenze-Foligno su Spoleto – dice – un prolungamento che, comunque, fa già parte del piano regionale dei trasporti dal 2012 ma ancora non e’ stato attivato se non in una piccolissima parte”. E poi non si poteva non parlare del raddoppio ferroviario Spoleto-Campello, su cui l’assessore Chianella ha detto apertamente di non avere molte notizie in merito. “Argomento di cui, però, la consigliera spoletina Laura Zampa ha parlato con Stefano Morellina Direttore del compartimento di Ancona di Rfi – riferisce Daniele Anderlini – per capire di più sulla vicenda raddoppio ma anche per una riqualificazione della stazione di Spoleto in termini di accesso ai disabili. La risposta e’ stata che questi lavori per la stazione saranno fatti tra due anni”. E in tal senso l’assessore Chianella si è fatto carico di sentire personalmente Morellina “per sollecitare a velocizzare il raddoppio della ferrovia e la riqualificazione della stazione – racconta Anderlini – abbiamo poi chiuso parlando della carta tutto treno. Onestamente non ci ho capito molto ma da quello che ho recepito sembrerebbe che a furia di proteste dei pendolari di Terni e Foligno la Regione sta lavorando per cercare di reintrodurre almeno il Frecciabianca della sera da Roma per rientrare in Umbria visto che a differenza di quello della mattina, rientra in fascia pendolare”. A breve il Comitato dei Viaggiatori e l’assessore Chianella si rincontreranno per fare il punto della situazione su tutti gli argomenti affrontati.

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