Tartufo nello spazio, partito il countdown

L'appuntamento è per domenica 14 luglio dalla "Tenuta San PIetro a Pettine" di Trevi. Dopo il rientro alla base, partirà un'asta benefica con un battitore d'eccezione, il sindaco Sperandio

Carlo Caporicci con i tartufi che andranno nello spazio

Tutto pronto per il lancio dell’anno. Per la prima volta nella storia, dei tartufi saranno lanciati nello spazio. L'appuntamento è per domenica 14 luglio, alle 12, da una location d’eccezione: la “Tenuta San Pietro a Pettine” di Trevi, in provincia di Perugia.

“Siamo molto emozionati – dichiara Carlo Caporicci, ideatore dell’impresa e proprietario della tenuta – anche se tutto questo è nato per gioco, quasi per provocazione, il nostro obiettivo è quello di porre l’attenzione su un prodotto d’eccellenza come il tartufo umbro, fiore all’occhiello della nostra regione”. L’impresa, curata dall’agenzia di comunicazione emiliana “Black Wale”, sarà coadiuvata da un ingegnere specializzato e da tutto lo staff di San Pietro a Pettine.

Gli speciali astronauti, tre tartufi “Tuber Aestivum Vitt” di circa 200 grammi, raggiungeranno la stratosfera grazie ad un pallone sonda di circa 2 m di diametro, gonfiato con elio puro, arrivando ad un’altezza di circa 35/40 chilometri, per un totale di tre ore di volo. Il tutto monitorato da un sistema di telecamere e Gps, che seguirà i tartufi anche nel loro ritorno a terra attraverso un apposito paracadute.

“Spesso ci dimentichiamo di quanta ricchezza agroalimentare, oltre che paesaggistica, ci circonda. La volontà di lanciare nello spazio il tartufo - continua Caporicci - vuole essere un messaggio, un segno distintivo, capace di arrivare in tutto il Mondo. Se riusciremo a recuperarli al loro ritorno, saranno prima sottoposti ad uno studio micologico e, successivamente oggetto di un’asta benefica”. I tartufi, infatti, verranno battuti all’asta dal Sindaco di Trevi e, il ricavato, verrà interamente devoluto alla Onlus “Per Loro”, associazione che si occupa di aiutare bambini e ragazzi affetti da autismo e le loro famiglie.

Dunque, appuntamento a domenica per guardare, per la prima volta, i tartufi con gli occhi all’insù.

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di Redazione

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