7.4 C
Foligno
sabato, Aprile 20, 2024
HomeCronacaTerremoto Centro Italia, padre Martino Siciliani: "Possibili repliche"

Terremoto Centro Italia, padre Martino Siciliani: “Possibili repliche”

Pubblicato il 24 Agosto 2016 14:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:30

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Gli sbandieratori e musici di Foligno di nuovo in Spagna: esibizione davanti a 40mila turisti

Dopo l’appuntamento di Alcalà de Henares per il “Mercado Cervantino”, seconda trasferta iberica per il gruppo che ha fatto tappa nella regione autonoma di Castilla-La Mancha per partecipare ad uno dei festival storici più importanti del Paese

Il Giro d’Italia arriva a Foligno: raffica di iniziative collaterali

Convegni, incontri, presentazioni di libri, passeggiate in rosa, iniziative per i bambini, pedalate per le vie della città: sono solo alcuni degli eventi previsti per "In giro al Centro del mondo". In programma anche una collaborazione con la Caritas e la realizzazione di un fumetto

Un mese di lavori sulla Orte-Falconara: come e quando cambia il servizio ferroviario in Umbria

La linea sarà interessata da lavori indispensabili sotto il profilo strutturale e tecnologico. Da parte di Trenitalia saranno previsti dei servizi sostitutivi per gli spostamenti

Potrebbe non esser finita qui. Le possibilità che si verifichino delle repliche dell’evento sismico che, nella notte tra martedì e mercoledì, ha interessato il centro Italia sono abbastanza alte. A darne notizia è padre Martino Siciliani, direttore dell’Osservatorio Bina di Perugia. Nonostante l’epicentro del terremoto si collochi a pochi chilometri da Amatrice, dunque in un luogo abbastanza distante dal centro dell’Umbria, le scosse sono state avvertite nitidamente anche a Foligno, Spoleto, Perugia e provocato diversi crolli, ma nessun ferito, a Norcia. “Fortunatamente nel caso della scossa più forte delle ore 3.36, quella di magnitudo 6.0, – dichiara don Martino Siciliani – le onde sismiche avevano un’ampiezza più alta del normale quindi gli edifici le hanno assorbite più facilmente”. Ecco dunque spiegato perché nelle nostre zone la scossa è stata avvertita chiaramente ma senza provocare danni di rilievo. Un evento che fa riemergere le paure che pervasero l’Umbria nel ’97, quando il sisma che colpì la regione verde d’Italia provocò non pochi danni. “Il vantaggio, se così si può chiamare, di questa ondata sismica – continua il direttore dell’Osservatorio perugino – è che l’energia che si è accumulata nella zona interessata, da Amatrice a Norcia, si è ossigenata moltissimo e da subito”. Tantissime sono state, infatti, le scosse registrate subito dopo la prima, in particolare quella che ha interessato direttamente Norcia, di magnitudo 5.4, che lascia intendere che l’ipocentro si sia spostato più verso nord. Adesso il pensiero è rivolto alle ore che seguiranno: “Nelle successive 24 ore – conclude infatti don Martino – non è remota la possibilità di repliche anche abbastanza forti”.  

Articoli correlati