Con “CampHello Scuola” gli studenti si ritrovano per l’ultimo giorno di scuola

A promuovere l’iniziativa il Comune: in programma poesie e musica in sicurezza. Grullini: “Vogliamo augurargli un sereno futuro e regalargli un ricordo felice di questa fase”

Banchi di scuola

Si chiama “CampHello Scuola!” ed è l’iniziativa organizzata dal Comune di Campello sul Clitunno per regalare agli studenti delle quinte della scuola primaria e a quelli delle terze della scuola secondaria di primo grado del primo circolo di Spoleto e dell’Istituto comprensivo Spoleto1 un ultimo giorno all’insegna dello stare insieme. Dopo i lunghi mesi trascorsi a casa lontani da compagni e insegnanti e vicini solo attraverso la didattica online, dunque, i piccoli allievi delle due scuole si ritroveranno prima di intraprendere nuovi percorsi di studio. L’appuntamento è per mercoledì 17 e giovedì 18 giugno al campo sportivo di Campello o, in caso di pioggia, alla cupola geodetica. “Con questa iniziativa - ha commentato l’assessore comunale alla scuola, Fabiana Grullini - vogliamo augurare un sereno futuro a questi ragazzi e fare in modo di regalargli per sempre un ricordo felice di questa fase delicata. Sarà un momento allietato da pensieri, poesie e musica - ha quindi proseguito - e tutto si svolgerà nel pieno rispetto delle norme di sicurezza”. 

Intanto, attraverso i social, l’assessore Grullini ha voluto rivolgere un pensiero ai ragazzi, ai loro insegnanti ed al personale scolastico ed alle famiglie che, a causa dell’emergenza Covid-19, si sono ritrovati a gestire in maniera del tutto nuova ed inaspettata l’impegno scolastico. “Credo che, volendo raccogliere qualcosa di buono, per le nuove generazioni sia arrivato un importante insegnamento - ha detto Fabiana Grullini -: la riscoperta della scuola come luogo di quella socialità reale e vicina che forse, prima del Covid, avevamo iniziato a dare tutti troppo per scontata. La didattica - ha proseguito l’assessore alla scuola di Campello - ha resistito ed è andata avanti ma è servito tutto lo sforzo creativo dei docenti e l'impegno dei genitori. Ma l'applauso vero va a bambini e ragazzi che tra alti e bassi hanno saputo resistere per arrivare a questo momento impegnandosi ad acquisire le nuove conoscenze senza i benefit che avrebbe dato lo stare nella classe vera”.

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di Maria Tripepi

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