Quintana: illustrato il progetto per l'Unesco

Una candidatura fortemente voluta dall'intera città con un percorso avviato da anni da Comune e Ente Giostra

La conferenza stampa in Provincia

Una candidatura fortemente voluta dall'intera città quella della Quintana di Foligno come patrimonio immateriale dell'Umanità dell'Unesco. Venerdì 19 dicembre alla conferenza stampa al palazzo della Provincia di Perugia, il presidente e sindaco di Foligno Nando Mismetti, l'assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco, il consigliere provinciale Riccardo Meloni e il presidente dell'Ente Giostra Quintana Domenico Metelli hanno presentato il progetto di candidatura della Quintana a patrimonio dell'Unesco insieme ad Alessio Castellano, in rappresentanza dei Priori dei Rioni, l'architetto Luciano Piermarini e la dottoressa Patrizia Cirino del comitato scientifico che sta curando il percorso della candidatura. Un progetto che vede impegnati da anni il comune di Foligno e l'Ente Giostra e che ha annunciato Piermarini proseguirà con una serie di iniziative, la prima delle quali nella seconda metà di gennaio con una giornata dedicata alla riqualificazione dei beni immateriali e materiali dell'Umbria. "Il riconoscimento Unesco darà alla Quintana la certezza di sopravvivere per altri 300-400 anni - ha affermato Metelli - una manifestazione che non è soltanto una festa di popolo ma una necessità al punto che - ha precisato - in un periodo di crisi come quello attuale l'Ente Giostra anziché ridimensionare l'evento ne ha aumentato le performance grazie all'attività dei Rioni". L'assessore Bracco si è detto certo che la Quintana entrerà a pieno titolo tra i beni dell'umanità rispondendo ai requisiti richiesti dalla Carta Unesco 2003: il rigore scientifico, il radicamento nella storia e la forte attrazione. "La città è la Quintana e la Quintana è la città" ha dichiarato Meloni che ha sottolineato l'impegno e la passione con cui viene vissuta la manifestazione "che ha un valore  importante per tutta la Regione che proprio dalle radici e dalla sua identità deve ripartire per far crescere coesione e sviluppo". Anche la dottoressa Cirino si detta certa della possibilità di raggiungere l'ambito traguardo sottolinendo la valenza storico-culturale e sociale della manifestazione intorno alla quale è nata un'imprenditoria culturale di prim'ordine con laboratori orafi, tessili e del costume.

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di Annalisa Marzano

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