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Cgil e Cisal confermano lo sciopero del Tpl. Cisl e Uil si tirano fuori

Pubblicato il 10 Settembre 2022 09:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:40

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Lo sciopero del Tpl in Umbria di 24 ore in programma per venerdì 16 settembre si terrà, ma non sarà appoggiato da tutte le sigle sindacali. Dopo averlo anticipato a margine dell’incontro del 2 settembre scorso con la presidente della Regione, Donatella Tesei, e l’assessore alle Infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche, ora arriva la conferma. E così, mentre Filt Cgil e Faisa Cisal saranno in piazza, Fit Cisl e Uiltrasporti saranno assenti. Posizioni diverse, dunque, per le quattro sigle, che hanno voluto, però, spiegare i motivi delle scelte fatte. 

A cominciare da Cgil e Cisal che, attraverso Ciro Zeno e Christian Di Girolamo, hanno ribadito come l’incontro con la regione non abbia prodotto “alcun avanzamento concreto” e come le azioni richieste “a partire dal congelamento della delibera di giunta del 10 agosto 2022, a fronte delle quali avremmo ritirato lo sciopero – dicono -, sono state totalmente ignorate”. Per i due sindacalisti si va verso “la distruzione del Tpl in Umbria”. Questa, infatti, la conseguenza – spiegano – dello “spezzettamento in 4 di ciò che oggi fa un vettore unico, peraltro un’azienda pubblica, con tutte le garanzie connesse, e procedendo ad un taglio pazzesco di 13 milioni di euro rispetto agli attuali 63” e che – proseguono – non potrà che ripercuotersi “su posti di lavoro, taglio dei chilometri, qualità, stipendi, e garanzia dei servizi essenziali”. “A questo va aggiunto – sottolineano – che al momento non c’è alcuna garanzia per i lavoratori di Savit, né per quelli della navigazione sul lago Trasimeno. La verità – insistono i sindacati – è che ad 1 euro e 80 a km chi parteciperà alla gara andrà in crisi immediatamente visti i costi delle materie prime, gli stipendi da pagare, i costi di gestione dei mezzi, la manutenzione degli stessi, le varie certificazioni che dovrebbero garantire la qualità del servizio”. Cgil e Cisal accendono, poi, i riflettori anche su un’altra questione. “I 30 inidonei che non possono svolgere mansioni di guida, che ad oggi l’azienda unica ha ricollocato in varie mansioni, che fine faranno? Saranno licenziati come successo già in altre realtà?” s’interrogano, ribandendo la necessità della mobilitazione, in vista della quale proprio in questi giorni stanno tenendo una serie di assemblee con i lavoratori. 

Diversa, come detto, la posizione di Fit Cisl e Uiltrasporti. “È un atto responsabile e di buona volontà la nostra scelta di sospendere lo sciopero di 24 ore del 16 settembre prossimo” dichiarano Gianluca Giorgi e Stefano Cecchetti, apostrofando “la trattativa come fase imprescindibile per la soluzione dei problemi dei lavoratori che rappresentiamo” e ribadendo “la credibilità delle proposte che puntano alla tutela dei lavoratori che rappresentiamo”. Cisl e Uil ricordano, poi, la firma del verbale avvenuta proprio in occasione dell’incontro con palazzo Donini “in cui si condivide il comune intento delle parti di proteggere i lavoratori da qualsiasi rischio legato alla futura gara del Tpl” e “le aperture della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dell’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche, manifestatesi con la ricezione di un’ulteriore convocazione per il 29 settembre prossimo per continuare la trattativa avviata in merito ai contenuti che il bando di gara Tpl dovrà avere”. “Intendiamo capitalizzare l’attuale disponibilità ricevuta da palazzo Donini – sottolineano quindi Giorgi e Cecchetti –. Noi crediamo fortemente nella nostra proposta che intende tutelare il lavoro e i redditi di tutti i dipendenti interessati per l’intero periodo oggetto di appalto (nove anni). Una proposta credibile e percorribile che combina la clausola sociale a caratteristiche ben precise dell’offerta tecnica. Su queste basi intendiamo interloquire con la presidente Tesei e l’assessore ai trasporti Melasecche. È evidente che per il rispetto dei lavoratori che rappresentiamo, pretenderemo che il nostro gesto di buona volontà produca nella trattativa frutti concreti in tempi brevi. Allo stesso tempo – concludono, però, i due esponenti di Cisl e Uil resteremo vigili e ci terremo al riparo da eventuali speculazioni politiche e tentativi di strumentalizzarci. In tal caso non esiteremo a ripartire dalla piazza”.

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