Sono circa 500 le famiglie sostenute dalla Caritas in tutta l’Archidiocesi e di queste 250 solo a Spoleto. Questi i dati emersi nell’incontro tra l’arcivescovo Renato Boccardo, il direttore della Caritas diocesana Giorgio Pallucco e la stampa locale in occasione di San Francesco di Sales, protettore dei giornalisti. Ogni giorno nella mensa spoletina (che quest’anno compie 20 anni) vengono serviti dai 30 ai 60 pasti, la maggior parte asportati a casa dalle persone che ne usufruiscono, per 6 giorni la settimana per la cena (la domenica è chiusa). Italiani e stranieri senza distinzioni. “Nuovi casi di povertà vengono scoperti ogni anno dai parroci che passano per le case per la benedizioni pasquali e ci fanno delle segnalazioni e interveniamo” ha spiegato il direttore. Chiunque necessita di sostegno emotivo e economico si reca alla sede della Caritas, in piazzetta della Misericordia, ma anche nelle pievanie. Qui il direttore insieme a una fitta rete di volontari, 50 in tutto, e parroci fanno il possibile per aiutare il maggior numero di persone che richiedono aiuto tramite il punto di ascolto insieme ai servizi sociali del Comune e altre associazioni come la Croce Rossa Italiana e la Fondazione umbra anti-usura. Oltre a loro, l’istituzione di carità può contare anche sui lavoratori di pubblica utilità e su alcuni giovani volenterosi che, lavorando all’estero, tornano in città per alcune settimane l’anno e invece di riposare a casa, passano le festività a fare del bene. Pallucco ha sottolineato quanto sia importante il contatto umano con chi arriva la punto di ascolto e che in alcuni casi la Caritas si avvale di professionisti nell’ascolto di alcuni soggetti più fragili. “C’è un mondo sommerso – ha detto quest’ultimo – per il quale la Caritas si rimbocca le maniche. Diamo sostegno alle spese alimentari con pacchi di viveri, cerchiamo di affrontare alcune spese, distribuiamo vestiti. Esistiamo grazie ai volontari, che capiscono quanto sia importante dare, per ricevere una ricompensa emotiva”. Sensibilità anche dal cast di Don Matteo, recatosi alla casa famiglia Oami, e che ha richiesto 4 clochard per girare delle scene, retribuiti. La Caritas ora raccoglie pure mobili. Ma il sogno del direttore sarebbe quello di raccogliere anche elettrodomestici e materiali in disuso e darli, riparati, a chi non può acquistarli. A Trevi a breve verranno suddivisi gli orti della Misericordia, avuto in comodato d’uso dalla Regione per 9 anni che andranno alle famiglie bisognose che vorranno auto-prodursi il cibo. Per quanto riguarda le visite mediche, continuano quelle specialistiche effettuate alla Fondazione Loreti a Campello (offerte agli utenti da quest’ultimo ente), quelle dentistiche sono sostenute invece dal Comune di Spoleto e Lions club. Della mensa e del suo sostegno si parlerà venerdì a “Racconta la vita”, alle ore 18 al Teatro Nuovo “Giancarlo Menotti” con il concerto della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri. Mentre il 7 si terrà la messa per i nati del 2015 in Duomo alle 11,30 e nel pomeriggio a Madonna della Stella si celebrerà la giornata del malato.
Spoleto, crescono le famiglie bisognose “nascoste”
Pubblicato il 2 Febbraio 2016 10:45 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:37
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