Tari, a Foligno prorogata al 15 ottobre la scadenza per la richiesta di agevolazioni
I cittadini avranno a disposizione altre due settimane di tempo per richiedere la riduzione della tassa sui rifiuti per il 2020 per le abitazioni e le attività sospese a causa del Covid
Proroga di due settimane per la richiesta di agevolazioni sulla Tari. È quanto deciso dalla giunta comunale di Foligno, che ha spostato dal 30 settembre al 15 ottobre prossimo il termine ultimo per chiedere la riduzione della tassa sui rifiuti per i 2020 per le utenze domestiche e le attività che erano state sospese a causa dell’emergenza epidemiologica dovuta al Covid-19. Una decisione che, secondo quanto spiegato dal sindaco Stefano Zuccarini, è da ricondurre al fatto che a pochissimi giorni dalla scadenza “sono pervenute richieste in numero inferiore al previsto e per dare modo ai cittadini di organizzarsi al meglio in base alle limitazioni imposte dalle norme anti Covid per evitare assembramenti fuori dagli uffici preposti”.
A disposizione dei cittadini, lo ricordiamo, risorse complessive per 450mila euro stanziate dal Comune. Entrando nel merito della manovra, il contributo, per le utenze domestiche, è assegnato con riferimento all’indicatore Isee. In particolare, previste riduzioni dell’80 per cento fino a 3mila euro, del 50 per cento fino a 5mila euro e del 30 per cento fino a 12mila euro. Per quanto riguarda, invece, le agevolazioni alle utenze non domestiche, il riferimento - come detto - è a quelle attività sospese a seguito dei provvedimenti adottati dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19. L’agevolazione si articola nella riduzione in percentuale della parte variabile e della parte fissa della tariffa della Tari dell’anno 2020.
La domanda – il modello è disponibile sul sito comunale - potrà essere inviata tramite raccomandata, Pec, o essere presentata direttamente allo Sportello unico integrato. Per i soggetti che avranno diritto all’agevolazione verrà sospesa la riscossione del secondo acconto della Tari per l’anno 2020. Gli uffici provvederanno, dunque, alle attività di emissione degli avvisi di pagamento del saldo contenente anche la quota dell’acconto non versato, ricalcolati tenendo conto della misura dell’agevolazione spettante e degli eventuali pagamenti eseguiti. Il Comune si riserva la facoltà di effettuare i controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese.

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