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Fils, è partita la liquidazione. Una mozione salva stipendi e servizi

Pubblicato il 27 Giugno 2016 15:26 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:59

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Liquidazione sia. Lunedì mattina il consiglio comunale di Foligno ha votato favorevolmente allo scioglimento della Fils. La delibera è stata approvata da 13 consiglieri sui 15 votanti, l’opposizione infatti ha deciso di non esprimersi sfilando il badge. Eccezion fatta per Elio Graziosi ed Elisabetta Piccolotti che si sono pronunciati con voto contrario. E’ rimasto in aula astenendosi, Ivano Ceccucci (Forza Italia). La sua presenza ha determinato il raggiungimento del numero legale. Un esito sofferto e arrivato, dopo ore di discussioni, all’ora di pranzo. Difficile sostenere se si tratti di una fine o di un possibile nuovo inizio per la partecipata del Comune. Presente una numerosa delegazione della Fils che ha ben accolto la mozione urgente, presentata ad inizio lavori, del consigliere del gruppo misto Elio Graziosi, in cui veniva chiesto al sindaco e all’amministrazione comunale di “ritornare sui propri passi e attuare tutti percorsi utili al fine di scongiurare la messa in liquidazione e scioglimento”. A seguire quella di Graziosi un’altra mozione urgente (questa volta approvata), redatta dai gruppi consiliari del Partito democratico, Foligno Soprattutto e Movimento per Foligno, nella quale si impegnano sindaco e giunta “a operare per andare incontro alle richieste dei dipendenti Fils per assicurare entro dieci giorni il pagamento delle fatture in maniera da consentire all’azienda di disporre della liquidità sufficiente per pagare gli stipendi ai lavoratori e gli acquisti dei materiali necessari a garantire il livello di servizi e asset della stessa Fils”. Ed è proprio sui pagamenti in ritardo o comunque mancanti da parte del Comune, che negli scorsi giorni in prima commissione il presidente di Fils Stefano Mattioli e il sindaco revisore Fernando Fucinese, avevano attaccato l’ufficio dei Lavori pubblici. Di tutta risposta, l’assessore Graziano Angeli ha invece difeso i suoi collaboratori, definendo le dichiarazioni dei due “fuori luogo e prive di fondamento. I lavoratori sono stati attaccati – ha proseguito Angeli – in maniera vile da chi dovrebbe svolgere un ruolo tecnico di revisore ed è invece sconfinato in valutazioni politiche assurde e strumentali”. Si è poi proseguito con l’illustrazione dell’emendamento presentato dal consigliere di Sinistra italiana, Elisabetta Piccolotti, che dando per assodato lo scioglimento della società, ha esposto alcuni accorgimenti rispetto alla delibera e possibili vie da seguire per chi sarà chiamato a redigere il Piano industriale. Anche il voto all’emendamento però non ha esito positivo ed è stato respinto con 13 voti contrari. Poco prima di giungere alla votazione che ha poi ufficializzato lo scioglimento e la liquidazione della Fils a prendere la parola è il sindaco Nando Mismetti. Le intenzioni del primo cittadino, come già anticipato nei giorni scorsi, rimangono quelle di avviare un nuovo Piano industriale che permetterà entro ottobre di capovolgere la situazione e avviare la ricapitalizzazione. “Quest’oggi sono tutti paladini della salvaguardia della Fils, noi a questa società ci teniamo e lo abbiamo dimostrato anche rischiando a livello personale – dichiara il sindaco facendo chiaro riferimento all’archiviazione di questi gironi del caso che lo ha visto tra gli indagati della vicenda sula passaggio irregolare di personale tra Comune, Fils e Vus – questa non è la fine ma un nuovo inizio”. Per Lorenzo Schiarea del Movimento per Foligno, con questa scelta “la maggioranza ci mette la faccia”. A pronunciarsi a lavori conclusi sono i sindacati che chiedono da subito segnali positivi. “E’ essenziale che si attivi immediatamente il tavolo di confronto – dichiarano in una nota – per analizzare passo passo ed in modo dettagliato le problematiche che hanno portato la Fils alla liquidazione ed individuare le soluzioni per garantire i servizi, la continuità della Fils ed i livelli occupazionali, a tutela dei cittadini e dei lavoratori. Serve inoltre assicurare costantemente liquidità per pagare fornitori e retribuzioni”. Per i sindacati, il primo banco di prova sarà il rinnovo dei rapporti di lavoro a termine in scadenza il 7 luglio. Intanto per martedì 28 giugno è in programma la riunione dei vertici Fils, che dovrà portare all’approvazione del bilancio. In quella occasione, il sindaco presenterà la decisione del consiglio comunale.

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