A Foligno una raccolta firme per difendere la sanità pubblica
L'iniziativa del Partito democratico verrà presentata in occasione del consiglio comunale aperto. Sul tavolo tante le temariche: dalle liste d'attesa al futuro del distretto sanitario
Una raccolta firme a difesa della sanità pubblica. È quella lanciata a Foligno dal circolo cittadino del Pd, che verrà presentata in occasione del consiglio comunale aperto richiesto dalle opposizioni, “per discutere - era stato spiegato nelle scorse settimane - della sede del Distretto e di una riorganizzazione che non mortifichi Foligno”. Una petizione, dunque, che potrà essere sottoscritta dai cittadini rivolgendosi ai rappresentanti di circolo, agli iscritti al Partito democratico e ai consiglieri comunali, “per arrivare alla massima assise cittadina - ha dichiarato la segretaria comunale Maura Franquillo - con un pacchetto di firme cospicuo”.
Tra le questioni sollevate all’interno del documento che accompagna la raccolta firme figurano la discussa questione delle liste d’attesa, il ripristino di servizi che fanno parte dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) attualmente sospesi come quello relativo alla terapia del dolore. E ancora l’assunzione di personale ospedaliero, il futuro del Distretto sanitario e la tanto richiamata Casa di comunità. “Ci sentiamo in dovere di tutelare la salute dei cittadini - ha commentato al riguardo Maura Franquillo - che è di fatto un principio costituzionale. Vogliamo ripristinare la sanità pubblica e garantire la sua efficienza sul nostro territorio - ha proseguito - che serve bacino importante”. Per la segretaria “dem” i cittadini “sono preoccupati e vorrebbero avere risposte”. “Risposte - ha aggiunto - che noi in questo momento non possiamo dare, ma poesia presentare tutte queste istanze all’attenzione della presidente Tesei”.
Ed anche se la raccolta firma parte, oggi, dal Pd, il partito non chiude a nuovi sostenitori tra le forze politiche, anzi. “Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche a noi vicine - ha dichiarato - ma anche ai singoli, perché quello della salute pubblica è un tema che interessa tutti. Proprio in quest’ottica - ha concluso - non abbiamo inserito alcun simbolo politico nel documento”.
A darle man forte anche la consigliera comunale in quota Pd, Rita Barbetti. “Auspichiamo la partecipazione di tutti - ha detto - perché la sanità non ha etichette politiche. Qualcuno sospetta che oggi sia in atto una tattica per potenziare il privato a scapito del pubblico, ma mi auguro che non sia così”. Ad illustrare le tante criticità che stanno interessando il comparto sanitario, tanto a livello nazionale quanto a quello locale, è stato Sandro Venanzi, responsabile del Dipartimento sanità e salute. “Facciamo i conti con un sottofinanziamento a livello nazionale - ha detto - ma anche con una programmazione regionale deficitaria che non trova modo di essere aggiornata e dei servizi territoriali non adeguati. Foligno - ha proseguito - è sempre stata una realtà virtuosa, ma tra servizi non salvaguardati e carenze professionali stiamo andando verso un impoverimento dell’assistenza sanitaria e un allungamento delle liste d’attesa. Foligno - ha proseguito - è stata tenuta fuori dal Pnrr nel piano che prevedeva la realizzazione delle Case di comunità, strutture cardine. Insomma, non è più l’isola felice di un tempo”.
“Non voglio fomentare campanilismi - ha commentato dal canto suo il presidente del Pd, Carlo Fioretti -, ma ci dovremo fare i conti. Spoleto può contare sull’azione del City Forum, a Foligno invece ci siamo solo noi. Non si sente l’attaccamento all’ospedale. Il mio auspicio - ha concluso - è che si arrivi ad una redistribuzione dei ruoli che si integri al meglio. Ma sui temi della sanità non trattiamo, sono per noi irrinunciabili”.

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