Montefalco, salta l'approvazione del bilancio: “Disavanzo di 1,6 milioni”
Entro il 30 aprile il documento non è stato presentato in consiglio comunale come previsto dalla legge. L'opposizione all'attacco: “Record per un Comune di 5mila abitanti”
“Il comune di Montefalco non ha approvato entro il termine previsto dalla legge, ossia quello del 30 aprile, il rendiconto della gestione per l’anno 2018”. È quanto dichiara in una nota la lista civica “SiAmo Montefalco”, che sostiene la candidatura a sindaco alle prossime amministrative dell’ex assessore regionale di centrosinistra Vincenzo Riommi. Un fatto che viene apostrofato come gravissimo, dal momento che esporrebbe il Comune ad un possibile scioglimento e l’amministrazione al commissariamento.
Secondo quanto sottolineato nella nota, infatti, la legge prevede che “se entro il 30 aprile da parte della giunta comunale non sia giunta nemmeno l'approvazione della proposta di rendiconto da sottoporre al consiglio comunale per l’approvazione corredata da tutta la documentazione obbligatoria, il prefetto deve nominare un commissario ad acta per la predisposizione della stessa ed attivare le procedure che possono portare allo scioglimento della massima assise cittadina. Nel pomeriggio del 30 aprile scorso - proseguono nella nota - la giunta Tesei ha dovuto approvare tale proposta rendendo palese e pubblica la situazione”. Insomma, il documento economico è stato sì approvato, ma solamente dalla giunta. Passato invece il termine per l'approvazione del consuntivo da parte del massimo consesso cittadino.
Dall’analisi della documentazione prodotta emergerebbe quella che viene definita una “gravissima situazione finanziaria” con un disavanzo da ripianare di circa un milione e 600mila euro. “Un vero e proprio record per un comune di 5.500 abitanti” attaccano da SiAmo Montefalco, sottolineando come cittadini ed imprese vadano così incontro a gravi conseguenze. Sempre secondo SiAmo Montefalco inoltre, la giunta Tesei non avrebbe approvato contestualmente, come previsto dalla legge, la proposta di applicare il disavanzo all’esercizio in corso. “Il che equivarrebbe a non aver approvato il consuntivo”, come spiegano dal centrosinistra . Così come a mancare sarebbe la proposta del piano di rientro dal disavanzo attraverso i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio. “Forse perché - sostengono da SiAmo Montefalco - non è bene per il sindaco uscente e per la giunta far sapere prima del 26 maggio ai cittadini di Montefalco cosa li attende”.
Da qui, dunque, la decisione di chiedere attraverso i consiglieri di opposizione la convocazione immediata della massima assise cittadina “mettendo all’ordine del giorno - fanno sapere - tutti gli atti necessari da approvare per evitare il dissesto dell’ente”. “Grazie alla loro collaborazione - proseguono - avanzeremo anche le prime proposte per avviare il risanamento dell’ente, chiedendo nel contempo che si accerti come tutto questo sia stato possibile, chi ne sia responsabile ed opponendoci fin da subito - concludono - ad ogni tentativo di far pagare il disavanzo ai cittadini ed alle imprese”.

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