13.8 C
Foligno
venerdì, Aprile 19, 2024
HomePoliticaOpportunità mancate, bandi persi e presidenza vacante: tutte le criticità del Centro...

Opportunità mancate, bandi persi e presidenza vacante: tutte le criticità del Centro Studi

Pubblicato il 2 Settembre 2021 11:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:53

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Olimpiadi della Topografia, l’Itt “Da Vinci” è vicecampione italiano

L'istituto ha partecipato alla sesta edizione della competizione organizzata a Treviso. Medaglia d'argento per Alessio Mammoli nell'individuale, ma tutti gli “atleti” della scuola folignate hanno raggiunto ottime posizioni nelle loro classifiche

Dalla fioritura delle orchidee ai laboratori di riciclo: a Colfiorito c’è la Festa dei boschi

In programma per domenica 21 aprile un’intera giornata immersi nella natura, tra le bellezze della montagna: ecco tutti gli appuntamenti in agenda dedicati a bambini e adulti

Cambio ai vertici dell’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno

La dottoressa Orietta Rossi prende il posto del dottor Mauro Zampolini, che ha guidato il nosocomio nel delicato periodo dell'uscita dalla pandemia. Il direttore della Usl 2, Pietro Carsili: "Verso l'integrazione con Spoleto per un polo d'eccellenza"

Perché il presidente del Centro Studi “Città di Foligno” ha dato le dimissioni? Quali iniziative sono state svolte nei due anni di mandato in special modo sulla formazione e perché è diminuito il contributo al Centro? Quali servizi si intende interrompere? Questi gli interrogativi del centrosinistra presentati nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Foligno (martedì 31 agosto), con l’interrogazione a firma dei consiglieri comunali Pd insieme ai gruppi Patto x Foligno e Foligno 20/30 letta dalla consigliera Barbetti.

“Il Centro Studi è una realtà che nel passato quinquennio ha svolto attività di grande pregio con stage presso l’Unione europea e la nascita di un nuovo corso di laurea specialistica in Ingegneria della sicurezza” ha ricordato Barbetti, aggiungendo come “in passato il Centro Studi abbia fatto da tramite per il Comune per l’intercettazione di fondi UE” portando avanti con scuole progetti europei.

L’assessore all’istruzione Paola De Bonis ha risposto elencando le diverse iniziative del Centro: dal dialogo interculturale in un contesto di Cittadinanza attiva al progetto sulle organizzazioni che forniscono consulenza per orientamento, fino a quello sulle competenze digitali. Il Centro ha realizzato progetti sulla formazione ad adulti e studenti in alternanza scuola lavoro e corsi di formazione anche per microimprese sull’uso di piattaforme sociali e Google per digital marketing.

In merito alla possibilità di ospitare percorsi di certificazione linguistica il Centro, come relazionato da De Bonis “è stato sollecitato più volte per avere una risposta, pervenuta solo un’ora fa”. “Ma il Centro presenta – ha detto l’assessore – anche delle criticità. Ho chiesto il supporto tecnico della dirigente per illustrare questioni che è giusto che i consiglieri sappiano”. La dottoressa Ilenia Filippetti ha dunque preso la parola per esporre due tra le criticità definite “più rilevanti”.

La prima relativa alla deliberazione 255 del 18 agosto 2020 su “Foligno 4d” per il bando “Educare” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Il bando – ha spiegato la dirigente – prevedeva una serie di misure di istruzione importanti con oneri integralmente finanziati. Dopo il mandato del consiglio comunale al Centro Studi, non abbiamo avuto riscontro e abbiamo scoperto solo a posteriori che la candidatura non era stata presentata e questo non ci è stato notiziato”: così Filippetti su una “buona opportunità per attività rilevanti” clamorosamente mancata.

Seconda criticità quella relativa al bando “Erasmus plus” come da delibera di Giunta del 28 ottobre 2020. Una “contribuzione importante UE con budget presentato per 300.000 e coperto integralmente. Il soggetto gestore era ‘Agenzia Giovani’ e il soggetto che ha redatto il bando il Centro Studi. La candidatura in questo caso – sottolinea la dirigente – è stata presentata ma è stato ricevuto un non accoglimento con giudizio piuttosto severo. ‘Agenzia Giovani’, comunicando il non accoglimento, ha evidenziato la mancanza di un’analisi solida dei bisogni e che il piano dettagliato non era stato elaborato”. “Abbiamo avuto un po’ di sorpresa nella misura in cui la comunicazione del rigetto severo non è stata trasmessa dal Centro Studi, ma solo dopo una richiesta da parte nostra. Anche in termini di rapporti qualcosa è sfuggito”.

Circa le dimissioni del presidente del Centro Studi, Enzo Carnevali, il sindaco Zuccarini ha spiegato: “Non c’è l’obbligo giuridico di motivarle; ho ricevuto la nota dal presidente che non le motivava e per questo non ho altre informazioni. Non saprei cosa dire in merito”.

Quanto invece al dimezzamento dei fondi alla struttura, Stefano Zuccarini ha spiegato: “Abbiamo erogato ciò che prevede da sempre la convenzione ossia 80.000 euro; perché fossero diventati negli anni 150.000 non lo sappiamo. Di certo i soci tutti all’unanimità (tra cui Regione e Università) chiedono una razionalizzazione dei costi. Abbiamo ereditato una struttura con una gestione (non solo di questo Cda ma dal passato) con costi di esercizio che assorbivano gran parte dei fondi e che i soci hanno chiesto di ridurre. Il Centro Studi ha fatto un lavoro serio di revisione quanto mai necessario. Ottantamila euro sono stati stati dati anche in virtù delle circostanze del bilancio comunale, che ha subito una contrazione”.

In chiusura la replica della consigliera Barbetti, che si è detta preoccupata e perplessa. “Sapevo del budget arrivato a 150mila euro, ma conoscevo anche tante attività e bandi aggiudicati e sottolineo che sono stati erogati sotto l’analisi di un revisore dei Conti. Mi sorprende moltissimo il reportage di Filippetti e mi preoccupa e ripenso al passato, quando mai accaddero episodi del genere. Mi auguro non siano legati all’avvicendamento alla presidenza. Esprimo l’auspicio che il Centro Studi possa riprendere funzionamento a pieno, caratterizzandosi come un’eccellenza con progetti di una certa levatura che davano uno spessore culturale elevato alla città”.

Articoli correlati