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Valle di Spoleto, in arrivo 10 milioni per l’irrigazione a pioggia

Pubblicato il 8 Settembre 2017 13:47 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:47

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Bussa alle porte del ministero delle Politiche Agricole e Forestali il Consorzio della Bonificazione Umbra con un progetto relativo all’ammodernamento dell’impianto di irrigazione a pioggia della Valle di Spoleto. Il fine della proposta, presentata lo scorso 30 agosto, è un uso più efficiente della risorsa idrica ed una riduzione delle perdite. Un progetto che richiede un finanziamento complessivo lordo di circa 10 milioni di euro che andrebbe a servire circa 5 mila ettari di terreno, considerando che gli impianti irrigui gestiti dal Consorzio rappresentano una realtà importante nei Comuni di Foligno, Spoelto, Trevi, Castel Ritaldi e Montefalco. I lavori progettati riguardano l’ammodernamento della rete di distribuzione dell’impianto servito a gravità dalla diga sul torrente Marroggia in località Arezzo di Spoleto, con capacità di accumulo pari a 6,4 milioni di metri cubi, di cui parte destinati alla laminazione delle piene, con una superficie servita pari a circa 1500 ettari tutti situati in Valle Umbra. “Nel progetto presentato al Ministero – fa sapere il Consorzio – si propone la sostituzione delle condotte adduttrici dalle vasche di Sant’Anastasio al piano Sinistro – Distretti Primo e Secondo al fine della eliminazione delle perdite d’acqua lungo il percorso, la posa in opera di idrocontatori (già installati peraltro in parte del distretto) per consentire un uso quantificato dell’acqua a seconda delle colture praticate, l’ammodernamento delle camere di manovra comiziali e delle apparecchiature di telecontrollo della diga sul torrente Marroggia”. Dopo un’estate torrida come quella che ci siamo appena lasciati alle spalle, un uso più responsabile dell’acqua risulta doveroso, il progetto ha infatti già ottenuto il parere favorevole alla finanziabilità da parte del Comitato tecnico presso il Provveditorato interregionale per le opere pubbliche e dal Distretto di Bacino del Fiume Tevere. Grande rilievo è stato dato nella proposta all’uso della risorsa da parte degli agricoltori, sia controllando i volumi di acqua prelevati e distribuiti, che suggerendo tempi e modi di adacquamento anche in funzione del tipo di coltura praticata. “La realizzazione dei lavori proposti – concludono dal Consorzio – sarebbe di grande beneficio per la nostra agricoltura tenuto che l’impianto oggetto di ammodernamento è a servizio di colture che si collocano in aree Dop e Igp ed è situato in zona di grande pregio culturale e ambientale. Il suo ammodernamento consentirebbe un risparmio della risorsa irrigua superiore al 30 per cento, dato oltremodo rilevante se si considera l’andamento siccitoso delle ultime stagioni.”

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