Sono una quarantina. Alcuni di loro frequentano l’Istituto professionale “Orfini”, altri l’Istituto tecnico tecnologico “Da Vinci”. Sono gli studenti coinvolti nel progetto “Maker.3D”, promosso dal Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno in collaborazione con il Comune. Obiettivo del corso, sviluppare nei giovani conoscenze e competenze professionali in ambito digitale attraverso la progettazione, prototipazione e stampa 3D. “Competenze tecnologiche avanzate”, così le ha apostrofate il presidente del Laboratorio folignate, Maurizio Renzini, per il quale i giovani vengono così messi nelle condizioni di stare al passo con la scienza, di seguirne gli sviluppi per farsi trovare pronti dal mercato del lavoro, anche sul fronte imprenditoriale ed artigianale.
Il progetto, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, è suddiviso in due parti: una prima fase teorica di 30 ore che si sta concludendo proprio in questi giorni; ed una fase pratica di 20 ore che andrà a chiudere quest’esperienza, che vede gli studenti seguiti passo passo dai professionisti della 3DBit di Foligno. In prima fila, come detto, però, c’è anche il Comune di Foligno, che ha cofinanziato il corso di formazione per 14mila euro dei 17 complessivi. La parte restante, invece, è stata coperta dallo stesso Laboratorio folignate attraverso risorse proprie.
“La presenza del Comune in questo percorso – ha commentato il direttore della struttura di via Isolabella, Pierluigi Mingarelli – sottolinea la lungimiranza di quest’amministrazione, che ha ben compreso l’importanza che riveste oggi la stampa 3D nel comparto produttivo. A questo proposito va sottolineato come alcuni studenti che negli scorsi anni hanno frequentato questo corso, oggi sono impiegati in aziende che utilizzano questo tipo di tecnologie innovative”.
Un duplice investimento, quello messo in cantiere del Comune di Foligno, come spiegato dall’assessore allo sviluppo economico. Per Giovanni Patriarchi, infatti, si è data attenzione tanto alla formazione delle nuove generazioni, quanto all’implementazione delle strumentazioni del laboratorio folignate che sono entrate così a far parte del patrimonio pubblico. Il laboratorio folignate dispone, infatti, attualmente di un’aula d’informatica con due stampanti 3D – di cui una acquistata grazie al contributo del Comune -, alle quali presto se ne aggiungerà una terza, e di computer di ultimissima generazione.