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Foligno, premi ai dirigenti comunali: Forza Italia chiede un incontro ai sindacati

Pubblicato il 2 Gennaio 2016 14:38 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:58

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Dopo la presa di posizione di UilFpl, FpCgil, FpCisl e Rsu sul gap dei premi tra i nove dirigenti del Comune di Foligno e i restanti 320 dipendenti, ora ad intervenire sono gli esponenti del gruppo consigliare di Forza Italia, Riccardo Meloni e Ivano Ceccucci, che chiedono ai rappresentanti sindacali un incontro facendosi carico di comunicare la data a tutti i copigruppo consiliari. Di fatti, anche per Meloni è necessario ridurre il divario dei contratti integrativi. “Mi sembra doveroso sottolineare che tali integrazioni sono sempre state messe a bilancio negli anni scorsi, per circa 380mila euro totali nel 2014 – sottolinea – ed ora, nel 2015, per 345mila, bilanci che – ricorda Meloni – la minoranza ha sempre votato contro”. Quello che per l’esponente di Forza Italia risulta incomprensibile è la chiusura dell’amministrazione comunale verso i sindacati. Infatti, a quanto pare, il provvedimento – che prevede lo stanziamento di 215mila euro per i nove dirigenti e 130mila per gli altri 320 dipendenti – è stato assunto senza accordo sindacale. “Al di là dell’opportunità di tali elargizioni in considerazione del momento particolare economico che vive il Paese – continua poi Meloni – quello che risulta ai limiti del credibile è la sproporzione tra quanto viene assegnato ai dirigenti rispetto a quanto assegnato ai dipendenti”. E da qui le responsabilità. “Su questa questione – precisa l’esponente di Forza Italia – è tutta la giunta comunale ad avere responsabilità, non solo ovviamente il Sindaco ma anche l’assessore al bilancio che lo redige, l’assessore al personale che, per essere arrivati a questo scontro, non è riuscito a far dialogare adeguatamente le parti. A questo aggiungerei – continua – anche tutti gli altri componenti, in quanto da anni si sostiene che non è possibile effettuare opere pubbliche per mancanza di risorse (ci indebitiamo per l’ordinaria amministrazione….), così come mancano risorse per lo sviluppo economico e per il sociale e quant’altro”. Come si legge nella nota di Meloni, la legge prevederebbe per il miglioramento dei servizi uno “standard” di 160mila euro per i nove dirigenti e un milione e 400mila euro per i 320 dipendenti. “In pratica – aggiunge il consigliere comunale – circa il 12 per cento ai dirigenti e il resto, circa l’88 per cento, ai lavoratori. La giunta ha attuato proporzioni del tutto diverse e francamente almeno per il sottoscritto del tutto incomprensibili”. Prendendo in esame i dati forniti da Riccardo Meloni, infatti, nel 2014 la percentuale di premio per i dirigenti è stata del 60 per cento, contro il 40 per gli altri lavoratori. Nel 2015, invece, del 62 per cento contro il 38. “Personalmente credo che sia necessario quantomeno ridurre il gap tra le due mansioni – conclude il consigliere di opposizione – e questo va prima di tutto effettuato con la sensibile riduzione di quanto destinato ai dirigenti”.

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