Impegno Civile ha lo sguardo ben rivolto alle elezioni comunali del 2024. Ed è lo stesso movimento politico di Foligno a farlo sapere, spiegando come sia stia organizzando per essere sempre più presente sul territorio in vista, appunto, della prossima consultazione elettorale. Ma Impegno Civile, di fatto, non si limita a comunicare le proprie intenzioni: piuttosto va all’attacco dell’attuale governo cittadino, non mancando neppure di dare una stangata alle forze di opposizione. “Il 2019 doveva essere per Foligno l’anno del ‘big bang’ politico – dichiarano dal movimento guidato da Stefania Filipponi -; dopo anni di malgoverno locale, i cittadini auspicavano un effettivo cambiamento”. Insomma, per Impegno Civile, si sarebbe dovuta progettare, e “finalmente” dicono, la Foligno del futuro. Un cambio di marcia, prosegue il direttivo, per dare risposte concrete ai cittadini.
Ma tutto ciò, per Impegno Civile, non c’è stato. “C’è stata addirittura una ‘reformatio in peius’ – dicono dal movimento -, solo proclami e roboanti annunci sui social, con le tifoserie osannanti a prescindere”. Una “mala gestio”, per Impegno Civile, che sta offrendo, tra le altre cose, una “città sempre più sporca, con la raccolta differenziata in decrescita” e “relativamente alle strade dissestate, un’azione che si limita ai ‘rattoppi’ in attesa del mutuo per oltre 3 milioni di euro da pubblicizzare nella prossima campagna elettorale”. Non vengono risparmiate neanche le forze di minoranza: “A fronte di una forza di governo, tutta protesa alla mera gestione del potere – attaccano da Impegno Civile – c’è un’opposizione che appare silente e passiva”.
Secondo il gruppo, piuttosto che il “cambiamento” per il quale i cittadini avevano votato, c’è stato solo un “cambio” di governo locale: “Stessi metodi e comportamenti – dicono infine da Impegno Civile -, forse peggiori a causa dell’impreparazione e improvvisazione”. Una situazione, quella appunto dettagliata dal movimento, rispetto cui lo stesso “sente il dovere di chiamare alla mobilitazione tutti i cittadini e i movimenti che – concludono – pongono Foligno al centro dell’azione politica”.