15.6 C
Foligno
venerdì, Maggio 2, 2025
HomeEconomia“L'Italia di mezzo”: un possibile asse interregionale per uscire dalla crisi

“L’Italia di mezzo”: un possibile asse interregionale per uscire dalla crisi

Pubblicato il 8 Luglio 2014 18:41 - Modificato il 6 Settembre 2023 03:06

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Castel Ritaldi, precipita velivolo leggero: un morto

L’incidente aereo nel pomeriggio di giovedì primo maggio in località Mercatello. L’aeromobile è finito all’interno di un capannone industriale: a bordo anche un’altra persona, che è riuscita ad abbandonare il mezzo prima dell’impatto

Manovra fiscale, in consiglio comunale solo la maggioranza: “È la sinistra delle tasse”

La seduta straordinaria e aperta di Foligno ha visto l'assenza preannunciata dell'opposizione, rimasta in piazza per protesta. Da parte delle associazioni di categoria pochi gli interventi rispetto agli inviti

Foligno, in arrivo i contatori idrici intelligenti

Gli “smart meter” consentiranno la lettura a distanza e in tempo reale dei consumi e la rilevazione immediata di anomali e perdite. La sostituzione sarà gratuita ed effettuata da operatori di ditte esterne muniti di tesserino di riconoscimento

Un progetto di rilancio economico, sociale e culturale per l’intero paese che poggi le sue fondamenta su un organico Piano del Lavoro che coinvolga “l’Italia di mezzo”, ossia Umbria, Marche, Toscana, insieme a Lazio e Abruzzo, è questa la proposta della CGIL Umbria che nella giornata di oggi al teatro Pavone di Perugia, ha riunito i tre segretari generali di Umbria Marche e Toscana (Bravi, Ghiselli e Gramolati), insieme alla presidente Marini per l’Umbria, il presidente Rossi per la Toscana e il vicepresidente delle Marche, Antonio Canzian. Presente all’incontro anche il segretario generale della Cgil nazionale Susanna Camusso, che ha parlato di lavoro di qualità e coesione sociale. A descrivere il quadro congiunturale e quello strutturale delle tre regioni “di mezzo” che condividono potenzialità e caratteristiche importanti, sono stati i ricercatori dell’Ires CGIL. Una “crisi dopo la crisi” a fronte della quale non si vede però una risposta all’altezza da parte delle istituzioni, è quello che è emerso dall’analisi dell’Ires CGIL. Basti pensare che in Umbria su 900mila abitanti, circa 130mila vivono una situazione di forte sofferenza occupazionale. Se questo è il quadro di partenza, la CGIL rilancia con forza l’idea di un Piano del Lavoro che “rompa la gabbia dell’austerità” e arresti la drammatica emorragia occupazionale in atto. Tra le proposte specifiche avanzate da Susanna Camusso, c’è quella sulla valorizzazione del patrimonio culturale e del sistema universitario di questa area. L’altro nodo è quello del lavoro di qualità, così come un diverso modo di gestire gli appalti, ma anche un percorso di possibili reinternalizzazioni di servizi. Da questo punto di vista, il settore della logistica è, secondo Susanna Camusso, emblematico. Su questi temi e sugli impegni chiesti alle Regioni la presidente della CGIL nazionale, ha proposto un nuovo appuntamento per l’autunno, nel quale proseguire il confronto con gli attori dell’Italia di Mezzo.

Articoli correlati