E la chiamano estate. Ma fino ad ora è stata una stagione imperfetta, instabile e indecisa. L’ennesima perturbazione è arrivata ieri sera e si è inasprita durante la notte tra temporali, nubifragi e un significativo calo termico, così da creare altri problemi nelle frazioni umbre. Si tratta di bombe d’acqua che colpiscono anche i luoghi che non hanno mai avuto problemi di questo tipo, creando disagi e danni ingenti anche all’agricolutura. D’altronde il clima ha colto di sorpresa persino alcuni esperti. Sarà per l’assenza del protagonista indiscusso delle estati afose, ossia l’anticiclone delle Azzorre sul Mediterraneo, fatto sta che le estati degli italiani saranno sempre più a singhiozzo, con momenti caldissimi, alternati ad altri umidi e piovosi. Il cambiamento climatico è, secondo gli esperti, già cominciato. Il maltempo comunque non ha provocato danni ingenti nel territorio folignate-spoletino, secondo quanto spiegato dal Dirigente Servizio Protezione Civile della Regione Umbria l’Ingegner Sandro Costantini. Problemi particolari, nelle ultime ore, si sono rilevati invece nel Ternano.” “Abbiamo avuto situazioni molto localizzate” spiega Costantini, rimarcando che le bombe d’acqua hanno colpito luoghi anche impensabili; basti pensare alla situazione a Vallo di Nera, “per la frazione di Montefiorello che è stata allagata e poi isolata, abbiamo dovuto stanziare anche delle risorse per favorire un pronto intervento immediato”.
Cambiamenti climatici con precipitazioni sempre più intense e frequenti, trombe d’aria e grandinate si abbattono in aree considerate, in molti casi, ad alto rischio idrogeologico. Una situazione pericolosa per i cittadini, che pretondono maggiore sicurezza da parte delle amministrazioni comunali. “Al di là dei piani straordinari e delle risorse che verranno messe a disposizione del Governo” per capire come i Comuni umbri dovranno muoversi per fronteggiare gli effetti disastrosi del maltempo, Sandro Costantini è intervenuto ai microfoni di Rgu. “Aumentare le politiche di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio (sia per i corsi d’acqua che per le fognature stradali) – ha commentato Costantini – non è una cosa semplice e si scontra con le risorse disponibili, ma al momento è l’unica strada che possiamo intaprendere”.