Porta Santa Croce porta in scena i mestieri della Nocera a cavallo tra l’800 e il ‘900. Quattrocentotredici figuranti e tanti carretti e attrezzi vari, alcuni donati al quartiere dai contradaioli, hanno voluto ridare vita alla Nocera compresa tra il 1853 e il 1911. Lo spunto è stato il censimento del 1853. Da lì il quartiere ha deciso di mettere in evidenza le trasformazioni del lavoro. Hanno quindi sfilato preti, medici, levatrici e contadini. «Un mestiere nasce dalla fantasia di chi lo esercita – dicono da Porta Santa Croce – nasce dalla passione e dall’amore per il proprio lavoro, nasce, però, anche dal bisogno, dall’ingegno di riuscire a guadagnarsi da vivere con le proprie braccia. Tanti sono antichi mestieri che si sono persi nel tempo, che, in parte, rimangono vivi nella memoria collettiva, nei racconti dei nostri nonni e bisnonni, racconti vividi di emozioni e, in parte, di rimpianti». Dopo il sindaco di Spello, ieri ha assistito al corteo storico di Porta Santa Croce il primo cittadino di Valtopina, Danilo Cosimetti. Giovedì sera la sfida a colpi di storia entra nel vivo. Borgo San Martino animerà la sua parte di centro storico con la propria animazione teatrale. Il tema: i peccati capitali del popolo. Il percorso inizierà da via Fossatello alle 20.45. Si potrà accedere senza alcuna prenotazione. La giuria stasera valuterà anche una “cena d’epoca” a base di piatti medievali. Domani toccherà a Porta Santa Croce. Sabato si conoscerà il vincitore del Premio Speciale, prima di tuffarsi nelle gare domenicali.
Nocera, al Palio dei Quartieri con Santa Croce rivivono i mestieri
Pubblicato il 7 Agosto 2014 12:04 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:48
Un momento della rievocazione
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