Torniamo a coltivare l’orto. Il comune di Trevi aderisce al progetto nazionale di Italia Nostra “Orti Urbani”. Un ritorno all’antico che sa di nuovo. Un astuto espediente per fare di necessità virtù che, in questi mesi, ha spinto il Comune di Trevi a focalizzare la sua attenzione sulla rivalutazione degli orti urbani ed extraurbani. In questi tempi di recessione l’agricoltura e la coltivazione dell’orto, seppur di cospicue dimensioni, sono più di una semplice speranza, una vera e propria risorsa per tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche o che semplicemente hanno la necessità di alimentarsi con prodotti sani e genuini. Così, seguendo i progetti che in Italia prendono quotidianamente corpo, l’amministrazione comunale trevana ha aderito a varie iniziative al fine di valorizzare gli orti presenti nel territorio. Non solo Trevi ma anche Bevagna, Perugia, Vallo di Nera e Spello alcuni mesi fa hanno aderito allo stesso progetto, che prevede nel nostro territorio la coltivazione di orti sociali. L’oliveto di Villa Fabbri è il locus amoenus all’interno del quale, armati di zappe e olio di gomito, verrano coltivati gli appezzamenti di terra perseguendo un’iniziativa già finanziata con il contributo della Regione Umbria. “Orti Urbani” un progetto ad hoc che va oltre l’aspetto meramente pratico della coltivazione mediante l’organizzazione di meeting e convegni internazionali come quello che, la Fondazione Villa Fabbri – di cui il comune di Trevi è membro insieme alla regione dell’Umbria – organizzerà per i primi mesi del prossimo anno. Un rendez-vous internazionale sulle esperienze degli orti urbani in varie nazioni nel corso del quale si potranno visitare gli orti dei privati e quelli dei monasteri, con l’allestimento nella piazzetta della Piaggia di Trevi e nella zona delle Canapine di orti realizzati con nuove tecnologie e forme. Un progetto di tutto rispetto che non poteva esimere l’attenzione all’aspetto e allo scopo educativo, un duplice obiettivo perseguito mediante l’allestimento, nello spazio sottostante l’ostello di Villa Fabbri, di un orto didattico per i ragazzi dell’istituto comprensivo “Valenti”. Un orticello dove i momenti di svago si susseguiranno in perfetta sincronia con la coltivazione e la cura delle piante officinali e da frutto che vi saranno messe a dimora.