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Sisma del 1997: interrogazione di Filipponi al sindaco di Foligno

Pubblicato il 30 Novembre 2014 19:59 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:35

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Il Consigliere Comunale Stefania Filipponi (Impegno Civile), con una interrogazione, sollecita il Comune di Foligno ad individuare i provvedimenti che si intendono adottare per tenere indenni, seppur a distanza di anni, tutti i cittadini che hanno ricevuto danni dagli eventi sisimici del 1997, in conseguenza dell’inadempimento dell’Amministrazione Comunale. Premesso che, secondo quanto riportato nell’interrogazione del Capogruppo di Impegno Civile, a norma dell’art. 12 della L. 449/97: ai proprietari danneggiati, nelle Regioni Umbria e Marche, è stato riconosciuto un contributo corrispondente all’ammontare dell’IVA pagata in relazione all’acquisto di beni utilizzati e di servizi, anche professionali, ricevuti per la riparazione o la ricostruzione degli edifici distrutti o danneggiati e che il termine per la presentazione della domanda al Dipartimento di Protezione Civile era il 31/12/2008; il Comune di Foligno avrebbe inoltrato tardivamente, come spiega Stefania Filipponi, le domande relative ad alcune decine di pratiche, nonostante i proprietari abbiano fatto pervenire tempestivamente, agli uffici, la documentazione richiesta. Le richieste, sono state così respinte, creando un danno complessivo per i proprietari, a quanto sembra, di circa 70 mila euro. Da quanto si evince dall’interrogazione, alcuni cittadini avrebbero quindi citato in giudizio il Comune di Foligno, che è stato ritenuto responsabile della “causazione dei danni, ravvisandosi errore nella trasmissione della domanda, pur ricevuta in tempo utile da parte dei proprietari interessati” e quindi condannato al risarcimento del danno ammontante, nel caso specifico, ad € 8.492,17, oltre le spese della procedura. Ritenuto che, i ritardi e le inadempienze dell’Amministrazione Comunale non possono, in ogni caso ricadere sui cittadini incolpevoli, hanno diritto ad essere risarciti del danno subito tutti coloro che non hanno ottenuto il rimborso previsto per legge e non solo i proprietari che hanno promosso l’azione civile. Per tali ragioni, il Consigliere Stefania Filipponi chiede nell’interrogazione al primo cittadino di Foligno Nando Mismetti: la specifica indicazione del numero delle pratiche respinte, in quanto tardivamente inoltrate; l’ammontare complessivo del danno che tale ritardo ha determinato per i cittadini; se l’importo di cui alla sentenza n. 1409/2014 è stato pagato e le ragioni per cui si è attesa una pronuncia giudiziale per riconoscere ai cittadini i loro diritti; il soggetto responsabile del ritardo nella trasmissione della documentazione e se l’evento ha determinato un danno, seppur minimo, per l’erario comunale. Si chiede inoltre al Comune di individuare i provvedimenti che si intendono adottare per tenere indenni, seppur a distanza di anni, tutti i cittadini che hanno ricevuto danni in conseguenza dell’inadempimento. Secondo quanto specificato nell’interrogazione, la risposta da parte del sindaco dovrà essere fornita per iscritto, entro i termini regolamentari e comunicata per riassunto in sede consiliare.

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