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Qualità dell’aria, il M5S di Foligno all’attacco: “La città va riorganizzata”

Pubblicato il 14 Dicembre 2014 22:30 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:26

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Si continua a parlare di qualità dell’aria nella città della Quintana. Questa volta, è il M5S Foligno che ha interrogato il primo cittadino Nando Mismetti, sulla mancata applicazione del Piano Regionale per la qualità dell’aria e sui rischi da esposizione cronica agli inquinanti PM10. Il M5S di Foligno ha presentato così una interrogazione all’Amministrazione Comunale in una prospettiva di controllo e sollecitazione, per sapere come mai, tra il 20 novembre e il 2 dicembre, nonostante i sette giorni di superamento della soglia prevista di pm10, il comune non sia intervenuto con la chiusura totale del traffico prevista dal Piano Regionale in questi casi. Per di più, il M5S interroga il sindaco Nando Mismetti sul perchè, nessun atto sia stato adottato dal Comune di Foligno, nonostante sia da tempo scaduto il termine di 180 giorni dalla data di approvazione del Piano Regionale (pubblicato in data 5 febbraio 2014), termine entro il quale doveva essere approvato da parte del Comune il “Programma di riduzione e riorganizzazione dei flussi di traffico”. Nel dettaglio, secondo quanto spiegato dal M5S di Foligno, i provvedimenti cui il traffico veicolare di Foligno viene periodicamente sottoposto, come ad esempio: la chiusura del traffico, le targhe alterne o gli orari differenziati, risponderebbero solo alla necessità di fronteggiare l’emergenza. Ciò che manca, secondo quanto è emerso nel comunicato del gruppo politico folignate, è una pianificazione e degli interventi efficaci. Il M5S ha tenuto a precisare inoltre, che la salute della popolazione dipende da tanti fattori, e di sicuro, l’ambiente e la qualità dell’aria giocano un ruolo fondamentale nell’insorgenza di patologie respiratorie e cardiovascolari. Per queste ragioni, hanno aggiunto i grillini, secondo quanto espressamente previsto per Legge secondo il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria, il blocco totale del traffico doveva scattare dopo gli allarmanti e consecutivi superamenti dei limiti (concentrazione PM10 superiore a 50mg/m3). Ma ancora non basta. “La città va riorganizzata per ottimizzare i flussi di traffico e riportare gli inquinanti dannosi al di sotto dei limiti di legge”– fanno notare dal M5S. Così, all’interrogazione già presentata, i 5 stelle indicano all’amministrazone anche i possibili sistemi per evitare l’aggravarsi della situazione e cambiare la strategia della mobilità cittadina. Sarebbe importante, ad esempio: l’uso per la mobilità urbana di veicoli elettrici e/o alimentati a GPL o metano; così come favorire le aziende private che si dotano di certificazioni ambientali (Iso 14000 e Iso 14001); estendere il servizio di biciclette per turisti e pendolari, di macchine elettriche a noleggio (car sharing) per i residenti; incentivare e promuovere il “car pooling” (condivisione auto); istituire dei percorsi pedonali, protetti e vigilati, per i bambini che vanno a scuola a piedi (piedibus); potenziare delle piste ciclabili, ed estendere l’area pedonale urbana. I 5 stelle chiedono infine al Sindaco e all’ASL una sinergia efficace e un’opera d’informazione sanitaria, al momento inesistente, che faccia comprendere la relazione accertata tra inquinamento e disturbi respiratori: asma, allergie, tosse e bronchite. 

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