Si riaccendono i riflettori a Foligno sulla figura del giudice di pace. A farlo è, con un’interrogazione urgente al sindaco, il consigliere comunale di Impegno civile, Stefania Filipponi, che esprime le proprie perplessità sulla possibilità di mantenimento dell’ufficio in città. “Un ufficio che – spiega la stessa Filipponi – fino ad oggi ha mostrato una considerevole efficienza, sia nel penale che nel civile, riuscendo a fornire un’adeguata e tempestiva risposta alle richieste di giustizia dei cittadini. Ma sul cui futuro – sottolinea – potrebbero profilarsi delle ombre”. Diversi i problemi evidenziati dall’esponente di Impegno civile. “Il coordinatore dell’ufficio – commenta – ha presentato le proprie dimissioni, venendo sostituito proprio in questi giorni da dipendenti amministrativo indicato dal Comune di Foligno. Personale che, seppur formato forse non è in grado di far fronte alle richieste dei cittadini. Ma c’è anche un altro problema – prosegue – se qualcuno di questi impiegati dovesse assentarsi, magari per malattia, non c’è possibilità di sostituirlo”. Stefania Filipponi parla anche di un “peccato originale, di scelte politiche miopi” che avrebbero limitato il territorio di competenza dell’ufficio del giudice di pace alla sola città di Foligno, senza estenderlo quindi ai Comuni limitrofi, e mettendone di fatto a rischio il mantenimento. Da qui le richieste avanzate al sindaco Mismetti dall’esponente di Impegno civile, che chiede appunto quali iniziative l’amministrazione comunale intenda mettere in campo per continuare a garantire il servizio, sia in termini economici che a livello di personale impiegato.
Ufficio del giudice di pace di Foligno a rischio chiusura: l’allarme di Impegno civile
Pubblicato il 17 Dicembre 2014 18:29 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:24
Stefania Filipponi (Impegno civile)
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