Un impegno partito l’estate scorsa quando, mentre sul web impazzava l’Ice bucket challenge, un gruppo di ragazzi e ragazze si dava da fare per vendere delle t-shirt verde mela sulle quali campeggiava l’immagine della dea Medusa bendata. Erano i giovani dell’associazione “Cuore verde” di Spello che puntavano al sold out per sostenere la ricerca scientifica contro la Sla e l’assistenza domiciliare ai malati. Scommessa vinta per il presidente dell’associazione Ugo Tini Brunozzi e i suoi, che per Natale hanno potuto consegnare all’Aisla Umbria un regalo a quattro zeri. Diecimila euro: tanto sono riusciti a raccogliere nel corso dei mesi e a donare all’associazione che si occupa dei malati di sclerosi laterale amiotrofica. “Quanto fatto dall’associazione ‘Cuore Verde’ – ha sottolineato il presidente di Aisla Umbria, Fortunato Bianconi, in occasione della cena sociale ospitata nel centro ricreativo di Ca’ Rapillo a Spello – è un atto altamente encomiabile, che dimostra quanto valore umano si celi all’interno di questo importante sodalizio. Si tratta di un importante contributo – ha quindi spiegato Bianconi – che utilizzeremo come supporto al servizio psicologico a domicilio per i malati e per le loro famiglie che inevitabilmente la Sla coinvolge, ma anche per potenziare un servizio fisioterapico a domicilio, indispensabile per le circa 70 persone che in Umbria sono affette da questa devastante malattia. Come Francesco Brunelli, uno degli uomini cardine di Aisla Umbria – ha quindi concluso il presidente – anch’egli colpito da Sla e che ci ha lasciato proprio pochi giorni fa”.
Spello, un “Cuore verde” da diecimila euro
Pubblicato il 21 Dicembre 2014 16:07 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:22
La cena sociale al centro ricreativo di Ca' Rapillo a Spello
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