“Se sarà necessario metteremo a disposizione strutture comunali che ospitino gli uffici postali destinati alla chiusura”. È questo, in sintesi, il messaggio che l’amministrazione comunale di Foligno ha lanciato all’indirizzo di Poste Italiane, in occasione dell’incontro con la direttrice regionale della società che si è tenuto nei giorni scorsi e che ha visto presenti il sindaco Nando Mismetti e l’assessore allo sviluppo economico, Giovanni Patriarchi. L’obiettivo – com’è ormai noto – è quello di scongiurare che territori marginali, come la montagna folignate, vengano penalizzati dal piano di ridimensionamento pensato da Poste Italiane. Da qui, dunque, la proposta di mettere a disposizione immobili di proprietà del Comune nelle zone cosiddette a rischio, zone che nel folignate corrispondono alle frazioni di Annifo e Capodacqua. “Si tratta di scelte – si legge in una nota dell’amministrazione comunale – che porterebbero ad indirizzare la presenza di Poste Italiane nelle zone più ricche e popolate, rischiando di produrre ulteriori difficoltà nelle zone più disagiate e marginali del territorio, provocando una significativa riduzione dei servizi essenziali ai cittadini. In particolare a chi, come le fasce sociali più deboli – ad esempio gli anziani – ha più difficoltà di spostamento. La giunta – si legge si legge in conclusione – non ritiene, pertanto, queste scelte adeguate al mantenimento del livello dei servizi e della qualità della vita dei cittadini residenti nei territori interessati dalla chiusura, aumentando il rischio di spopolamento dei zone collinari e montane”.
Foligno, chiusura uffici postali: il Comune mette a disposizione i locali
Pubblicato il 5 Marzo 2015 11:53 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:46
Uno sportello di Poste Italiane
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