La corsa della Quintana a patrimonio immateriale dell’Unesco si ferma all’ultima tornata. La Giostra folignate è stata infatti esclusa dalla lista di beni “made in Italy” da presentare a Parigi. “Siamo sorpresi della mancata candidatura della Quintana a patrimonio immateriale dell’Unesco – ha dichiarato il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli – ed anche se non abbiamo ricevuto ancora nessuna comunicazione ufficiale, prendiamo atto della scelta effettuata in favore dell’arte dei pizzaioli napoletani, ma siamo pronti a riprovarci. Abbiamo vissuto comunque un’esperienza esaltante – ha quindi proseguito – che ci ha permesso di crescere culturalmente”. Da palazzo Candiotti, però, si dicono determinati a non mollare e annunciano la volontà di presentare in futuro una candidatura, forti dell’idea che la rievocazione barocca folignate meriti questo riconoscimento. “La corsa verso Parigi – ha aggiunto Domenico Metelli – ha consacrato la nostra manifestazione perché abbiamo ricevuto il sostegno di tutte le istituzioni dell’Umbria, di tanti prestigiosi esponenti della cultura e di tantissima gente che ha dimostrato interesse e attaccamento nei nostri confronti. Oggi – ha quindi concluso il numero uno di palazzo Candiotti – non siamo nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco, ma abbiamo la certificazione che la grande Festa di Foligno è nel cuore di tutti gli umbri”.
Pizza batte Quintana, l’Unesco dice Napoli
Pubblicato il 27 Marzo 2015 17:53 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:35
Figuranti al "Campo de li Giochi" (foto Alessio Vissani)
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