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Musei, eventi e servizi: le armi di Foligno per diventare Capitale della cultura

Pubblicato il 28 Marzo 2015 15:08 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:35

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L’uomo già nelle scorse settimane si era reso responsabile di episodi simili a quello avvenuto nella serata di venerdì in via Chiavellati. Ad intervenire un agente della polizia locale fuori servizio, poi l’arrivo dei poliziotti di via Garibaldi

Foligno inizia ad affilare le armi in vista del duello per aggiudicarsi il titolo di capitale della cultura nel 2016 o 2017. Sabato mattina, nella sala Pio La Torre di palazzo Orfini Podestà, l’amministrazione comunale ha infatti messo le carte in tavola, anche perché ci saranno dossier da preparare e scadenze da rispettare prima dell’esito della gara che vede in campo anche la vicina Spoleto. Intanto si è dato il via alla procedura, presentando la domanda di candidatura al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ed ora si inizia a ragionare sul da farsi. “Il bando – ha spiegato il vicesindaco con delega alla cultura, Rita Barbetti – prevede che ogni città proponga tutto ciò che può offrire sia da un punto di vista culturale che dei servizi. A giugno sapremo se rientreremo o meno nei primi dieci”. Ma su cosa ha deciso di puntare la città della Quintana per far sfoggio di sé agli occhi del Mibact? Ad illustrare i contenuti della documentazione inviata a Roma è stato, nel corso della conferenza stampa, il dirigente dell’area cultura Piero Lai. Il dossier verte su più punti, a cominciare da quella che è stata definita una caratteristica “unica in Europa” e cioè “il gotico a palazzo Trinci”. L’amministrazione folignate ha poi deciso di puntare tutto sulla rete di musei dislocati sul territorio, da quelli cittadini come l’ex chiesa della Santissima Trinità in Annunziata che conserva la “Calamita Cosmica” di Gino De Dominicis, arrivando fin su a Colfiorito, sede di un museo archeologico che ospita ben 1.450 reperti. Sul tavolo anche il recupero dell’ex teatro Piermarini come centro di documentazione, e il miglioramento delle informazioni turistiche per ciò che riguarda il comparto dei servizi. Grande attenzione è stata poi riservata alla vasta gamma di eventi programmati nel corso dell’anno, forti del “grande contributo delle associazioni”. “Questa candidatura – ha dichiarato il primo cittadino Nando Mismetti – è importante perché ci dà la consapevolezza del grande risultato svolto in questo settore. Certo – ha proseguito – si tratta di una sfida ambiziosa, perché ogni città italiana propone le sue bellezze e nel nostro Paese ce ne sono tante. Ma in passato – ha concluso il sindaco – in altri settori, Foligno ha vinto sfide contro città di grande spessore”. Che la partita allora abbia inizio. Foligno e Spoleto sembrano essere pronte. Ora non resta che attendere, dunque, il verdetto di giugno.  

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