Il calcio all’ombra del Torrino riparte e lo fa dal Città di Foligno 1928, neonata società del presidente Roberto Damaschi che all’asta ha acquistato il fallito Foligno Calcio Srl. Il tribunale di Spoleto ha dato il via libera all’acquisto. Il tutto verrà ratificato venerdì, mentre nei giorni successivi ci sarà l’affiliazione alla Figc. Mercoledì pomeriggio la nuova compagine societaria si è presentata agli organi di informazione. In avvio di conferenza stampa, Damaschi ha voluto rendere il giusto tributo alla vecchia compagine societaria guidata da Maurizio Zampetti, che ha portato il Foligno alle soglie della serie B: “Una parola la voglio spendere per Maurizio Zampetti e la vecchia società perché credo che sia doveroso. La città di Foligno credo che debba qualcosa alla vecchia dirigenza. Nonostante l’amaro epilogo – afferma Roberto Damaschi – , ci sono stati momenti importanti per la storia calcistica di questi colori, con la vecchia società che ci ha investito di proprio, creandosi anche delle difficoltà”. Poi arriva il momento di parlare del presente: “La nuova società sarà composta per il 50% da una parte di imprenditori e professionisti del folignate – prosegue Damaschi – mentre il resto da un gruppo di imprenditori romani che sono rappresentati all’interno del Foligno da Raffaele Pandalone, che è anche il direttore generale del Città di Foligno 1928”. Forse però, rimane un po’ di amarezza per quelle realtà folignati che non sono entrate, anche se Damaschi vuole sorvolare: “l’intento è rendere la società più forte e finanziariamente solido, quindi siamo aperti ad altri ingressi. Ringrazio per gli aiuto la famiglia Sette, insieme a Matilli, Onori e Botti, ma era lecito aspettarsi qualcosa in più”. Per le cariche societarie però, ci sarà da aspettare. Il direttore sportivo alla fine potrebbe essere una figura interna all’attuale società. L’obiettivo comunque al momento rimane quello di sistemare l’organigramma societaria: dall’area tecnica alla segreteria. Successivamente ci sarà il tempo per allenatore e giocatori. PANDALONE – A prendere parola è stato poi Raffaele Pandalone: “E’ tutto nato quasi per gioco ed abbiamo fatto tutto in una settimana – spiega il nuovo direttore generale – ho coinvolto qualche imprenditore romano che mi ha sostenuto sin da subito. Abbiamo voglia di costruire un progetto soprattutto societario, quindi in questa fase vogliamo costruire una società che possa durare nel tempo – prosegue – l’obiettivo è quello di lavorare. Voglio portare le mie conoscenze di una piazza come Roma. Ringrazio Roberto Gugolati perché mi ha fatto incontrare Damaschi. Vogliamo dare una risonanza nazionale al Foligno”. Il Foligno già sta lavorando per l’affiliazione alla Figc e alla Lnd per ricevere così tutti i requisiti e partecipare ai prossimi campionati calcistici, dalla prima squadra al settore giovanile. SETTORE GIOVANILE – Giovedì una selezione di Foligno, Nuova Fulginium e C4 giocherà un’amichevole al “Blasone” (alle 18) contro i Giovanissimi della Lazio. Ed è proprio sul settore giovanile che la nuova società biancazzurra lavora: “E’ fondamentale farlo – afferma Roberto Damaschi – negli anni molti mali del Foligno sono stati causati dal distacco col territorio. Ora sono fiducioso, perché siamo vicinissimi a chiudere l’accordo con le altre società del territorio cittadino”. IL FUTURO – A prendere la parola anche la famiglia Sette, imprenditori che aiuteranno i Falchetti: “Conoscevamo la serietà di Damaschi – afferma Fabio Sette – speriamo di gettare basi solide per portare più avanti possibile il Foligno”. La chiosa finale è di Damaschi sugli obiettivi per la prossima stagione: “Tutto dipenderà dal budget a disposizione. E’ inutile avvicinare al Foligno alcuni nomi e poi non avere in mano il progetto adatto. Ogni auto ha il suo pilota”.
Il Città di Foligno 1928 si presenta: “Vogliamo una risonanza nazionale”
Pubblicato il 27 Maggio 2015 17:44 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:02
Raffaele Pandalone, Roberto Damaschi, Fabio e Pietro Sette
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