Doveva essere il giorno della verità quello di mercoledì 10 giugno per la Firema, l’azienda che opera nel settore metalmeccanico con uno stabilimento anche a Spello che conta 40 dipendenti. Era in programma per le 13 infatti un nuovo vertice al ministero dello Sviluppo economico fissato dal governo per discutere del futuro, e quindi dell’acquisizione, dell’azienda. Quello che è emerso, come sottolineato congiuntamente dalle segreterie di Fim, Fiom e Uilm di Perugia, è che “dal ministero è stata evidenziata la volontà di non far fallire l’azienda, ma rispetto alla prospettiva di assegnare la stessa ad altra società che ha manifestato l’interesse – dichiarano -, dall’incontro di oggi non è possibile fare approfondimenti idi merito”. Tuttavia, in questi giorni sarebbero spuntate almeno altre quattro manifestazioni di interesse per l’acquisizione della Firema. Al riguardo “il ministero – scrivono i sindacati – ha assunto un atteggiamento ermetico, causa gli ulteriori e necessari approfondimenti”. Il tribunale, ad ogni modo, ha dato la disponibilità ad aspettare oltre la data del 18 giugno – data che segna la fine dell’amministrazione straordinaria – per favorire un eventuale accordo. Intanto, per il 16 di giugno è stato fissato un nuovo incontro al Mise. I sindacati di Fim -Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil ribadiscono che il fallimento deve essere scongiurato e che “un piano industriale credibile deve prevedere la tenuta dei siti produttivi esistenti e dei livelli occupazionali”.
Vertenza Firema, i sindacati: “Scongiurare il fallimento”
Pubblicato il 10 Giugno 2015 17:15 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:55
Uno dei locomotori prodotti dalla Firema
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