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Qualità dell’aria e sviluppo sostenibile, Rgu incontra Nando Mismetti

Pubblicato il 19 Giugno 2015 15:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:49

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“SCIENZA & AMBIENTE” – Catiuscia Morelli intervista il sindaco di Foligno e presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti.

Qualità dell’aria, polveri sottili, rispetto ambientale, sviluppo sostenibile. Su questi temi la nostra giornalista Catiuscia Morelli ha intervistato il sindaco di Foligno e presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti. Si tratta di un’intervista a 360 gradi che abbiamo già trasmesso in Radio nell’ambito della trasmissione ideata e condotta dalla stessa Catiuscia Morelli, denominata “Scienza & Ambiente”,  una rubrica che rappresenta anche uno spazio settimanale, fisso, all’interno di questo Portale. 

“Parliamo oggi di qualità dell’aria e di quella quota parte di emissioni dovuta alle combustioni nei motori a combustione interna. Sicuramente lei in qualità di primo cittadino e, quindi di massima autorità nonché di presidente della provincia, potrà aiutarci, in maniera chiara ed esaustiva, a disegnare un quadro quanto più attinente alla realtà relativo al tema che sto affrontando in queste settimane, emissioni, polveri sottili e particolato PM10 e PM2,5. Prima di entrare nel cuore dell’argomento mi preme porle una domanda di carattere più generale: pensa che oggi l’attenzione all’ecologia abbia raggiunto livelli adeguati?”.

“Penso che oggi pensare al futuro significhi pensare ad uno sviluppo sostenibile -afferma il sindaco-. La cultura del rispetto ambientale è cresciuta molto ed in questa fase di ripensamento del mondo, dettato da una crisi economica, sociale…..una crisi di sistema, non congiunturale, è impensabile. La qualità ambientale è diventata prioritaria in un’idea di sviluppo sostenibile quindi bisognerà trovare nuovi modelli di produzione, nuove forme di energia a sostegno dello sviluppo e sistemi adeguati per applicarle”.

“Durante le mie trasmissioni ho fotografato una situazione preoccupante ed allarmante della salute del pianeta, più vicino a noi dell’Europa, dell’Italia e delle nostre regioni tra le quali la nostra. Questa teoria è sostenuta ormai da larghe masse di qualificati settori, da un nutrito gruppo di statisti che parlano in nome dei loro governi, da sociologi, intellettuali ed analizzatori di massa. Purtroppo, però, è contrastata, con buona dose di ipocrisia, anche da personalità di spicco che, non lavorando per un’inversione di tendenza, tendono a mantenere il preesistente. Secondo lei dove sta la verità, qual’è la rappresentazione o l’interpretazione più realistica e più seria? Entrando nel dettaglio qual’è lo stato della qualità dell’aria e delle polveri sottili?”.

“In generale è’ evidente -risponde il sindaco- che pur essendo cresciuta la cultura del rispetto ambientale e quindi del futuro del mondo, ci sono fattori economici che portano ad uno scontro tra chi, in osservanza, ad interesse economici di parte non percorre la strada del risanamento e chi cerca un’unità di intenti dietro le esigenze improrogabili del pianeta. E’pur vero, però, -continua il sindaco- che questo non può essere un processo che duri all’infinito. E’ infatti impensabile che si possa continuare a desertificare ed a considerare il territorio una terra di conquista, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, la principale sono i cambiamenti climatici. Ormai le quattro stagioni non esitono più e viviamo sulla nostra pelle stravolgimenti e alterazioni delle loro peculiarità scaturite dal modello di sviluppo finora perseguito. Per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria è vero che uno dei fattori di maggior peso è il traffico, ma ad esso va aggiunto quello derivante dal riscaldamento che soprattutto d’inverno “affoga” le nostre città. Questi valori rilevati dalle centraline di monitoraggio poste nelle zone più critiche tradiscono un reale pericolo per la salute dell’intera comunità. Foligno, nonostante il superamento dei limiti giornalieri consentiti in alcuni periodi dell’anno, è ancora, una città vivibile”.

“Parlando proprio di Foligno, la nostra città come affronta il problema delle polveri sottili?”

“L’incidenza delle polveri sottili -sottolinea Mismetti- è regolata da parametri spesso incontrollabili. Anche le misure antinquinamento come la chiusura del centro storico o la limitazione del traffico sono iniziative vecchie che, da sole, benchè importanti, portano scarsi risultati. Insieme a questi, quindi, l’amministrazione comunale ha cercato e cerca di sensibilizare la comunità promuovendo nuovi modi di vivere la città nella convinzione che un’idea futuribile sia quella di diminuire la dipendenza dalle automobili. Fanno parte di questo percorso la rivalutazione della bicicletta con il potenziamneto delle strutture e sovrastrutture necessarie e l’incentivazione del trasporto pubblico assicurando collegamenti tra periferia e centro”.

“I buoni propositi, i programmi e la ricerca di risposte di alcuni tra i primi cittadini delle città italiane ed anche di quelle umbre compresa Foligno, dimostrano l’impegno e l’attenzione su questo fronte, ma dalle soluzioni adottate scaturiscono immancabilmente reazioni e discussioni. La diatriba tra ecologisti, amministratori e categorie del commercio che, preoccupate di essere penalizzate, contrastano misure e restrizioni, non è ormai vecchia e superata”?

“Certamente, ma è comunque un processo lungo. Sono del parere -dice il sindaco- che non siano sufficienti atti di impero, ci vuole convinzione e senza consenso e condivisione non si va da nessuna parte. Anche le preoccupazioni del settore commerciale rispetto ad alcune soluzioni, probabilmente sono dovute alla pesantezza della crisi, in altri momenti storici sicuramente ci sarebbe stata una più ampia accettazione delle soluzioni. In definitiva c’è bisogno di un grande coinvolgimento. Devo dire che, aldilà delle resistenze, quando si inizia un percorso e se ne dimostrano vantaggi ed utilità, anche in termini occupazionali oltre che economici, diminuiscono le resistenze e fioriscono i consensi”.

“Secondo lei una nuova urbanizzazione che superi il caotico traffico veicolare, a Foligno è realizzabile?. Ricordo l’esempio del sindaco di New York (mi passi il paragone) che ne è stato il precursore”.

“Non ha fatto un paragone strano -scherza Mismetti- New York è una megalopoli, noi siamo il centro del mondo! Detto questo, ciò è sacrosanto. Bisogna avere la convinzione che ormai questo sia il traguardo, anche nella consapevolezza, lo ribadisco, che solo con il coinvolgimento si fanno passi in avanti. È necessaria la collaborazione di tutti, soprattutto di coloro che vivono di vetrina nel centro storico e che, nella maggior parte dei casi si sentono penalizzati. Questo perchè è necessario recuperare serenità e tranquillità individuale e collettiva allontanandosi da prassi e usi che vedono una comunità frenetica, tesa a rincorrere ogni obiettivo. Bisogna tornare ad assaporare la città e tutto ciò che essa ci può offrire”.

“Le ultime domande. Che ne pensa della riconversione energetica? Fermo restando che una parte del traffico debba essere motorizzata, quanto è lontano un cambiamento di mentalità sul tipo di propulsore da incentivare per sostituire il petrolio che, viste le tecnologie, a disposizione, potrebbe essere un traguardo a portata dimano”?

“Io non credo che sia tanto lontano -risponde il sindaco- e come ha affermato una personalità di spicco del panorama mondiale quando avremo finito l’ultimo barile di petrolio saremo pronti con le energie alternative. Ormai il mondo sta andando in questa direzione, la lentezza è dovuta al potere ostruzionista di chi non vuole il cambiamento, ma sicuramente gran parte dei prototipi per esempio quelli ad alimentazione ibrida o solo elettrica, sono già ampiamente sperimentati e pronti per essere immessi nella catena produttiva”.

“Un’ultima domanda: una gestione del traffico automatizzata, semafori intelligenti, sistemi satellitari che ci indichino percorsi alternativi a quelli pesantemente congestionati, macchine che grazie a sensori interni, si trasformino in robot totalmente autonomi è applicabile ad una realtà come Foligno”?

“Certamente, stiamo presentando nelle linee di finanziamento europeo investimenti importanti relativi a questo tipo di progetti (smart city), ma la sfida è proprio questa: costruire una cultura diversa non più legata all’individualismo esasperato che permetta di diminuire anche del 50% il numero di auto in circolo in alcune ore della giornata…il tempo ci darà ragione”!

 

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