19.9 C
Foligno
venerdì, Maggio 2, 2025
HomeAttualitàA Foligno una mostra di pittura per riabilitare la mente

A Foligno una mostra di pittura per riabilitare la mente

Pubblicato il 25 Settembre 2015 11:35 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:58

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Agenti della polizia locale salvano 14enne in difficoltà sul Topino

L’episodio nel pomeriggio di venerdì 2 maggio. Il ragazzo é stato portato a riva grazie all’aiuto di una fune messa a disposizione da un passante

A Foligno mille studenti in strada per gridare “no” alla violenza di genere

Giovedì mattina la manifestazione organizzata dai ragazzi e dalle ragazze del liceo “Frezzi-Beata Angela” lungo le vie e le piazze del centro storico. L’auspicio dei promotori far riflettere i loro compagni e toccare le coscienze anche degli adulti

Da Foligno ad “Affari tuoi”, Alessio Merli torna a casa con 53mila euro

Quattro offerte rifiutate e una volontà ferrea di non accontentarsi, hanno permesso al giovane umbro di arrivare a tre pacchi dalla fine con ancora in gioco la somma più alta. Alla fine a dettare il risultato è stato il buon senso accompagnato dalla fortuna

La pittura come luogo di espressione ma anche occasione di reinserimento sociale per giovani ed adulti con disabilità mentali. É questo l’obiettivo della mostra, aperta tutti i giorni dalle 10 di mattina fino al 30 settembre, ospitata nella chiesa del Gonfalone, in piazza San Francesco, a Foligno. Un’esposizione di quadri realizzati da oltre 30 artisti del folignate, dello spoletino e della Valnerina. Il progetto nasce dalla collaborazione tra le associazioni “Artemente” di Spoleto, “Liberi di Essere” di Foligno, la cooperativa Seriana 2000 e il Centro salute mentale dell’Ausl Umbria 2. Obiettivo, tentare di riabilitare la mente dando la possibilità a chi vive un disagio di esprimere le proprie emozioni. “Come associazione familiari – spiega Rosa Bisogni di ‘Liberi di essere’ – realizziamo numerose attività, che vanno dai laboratori teatrali, musicali e di pittura appunto, con lo scopo di favorire l’integrazione dei ragazzi”. Appassionarsi all’arte quindi ma anche socializzare. Perché per chi soffre di disabilità psichica e relazionale tirar fuori le proprie emozioni significa affrontare la battaglia contro le difficoltà della propria esistenza. E le opere esposte nella chiesa del Gonfalone sono la prova che in questi quadri c’è un mondo tutto da scoprire. 

Articoli correlati