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Spoleto, il Comitato dei viaggiatori chiede l’attenzione delle istituzioni

Pubblicato il 28 Settembre 2015 12:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:57

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Torna ad alzare la voce il Comitato viaggiatori di Spoleto, che richiama l’attenzione delle istituzioni sul servizio ferroviario della città ducale. Il Comitato si sta battendo da tempo sulla questione ed ora, in un documento rivolto al sindaco Fabrizio Cardarelli e al consiglio comunale, ribadisce l’assoluta necessità di chiedere l’inserimento della fermata del Frecciabianca a Spoleto nel piano di programmazione di Trenitalia dal prossimo dicembre 2015 – almeno inizialmente fino al termine delle celebrazioni del giubileo – e che sia inserita urgentemente nel programma regionale dei trasporti”. Ma non solo, chiedono anche un impegno serio sul fronte del cicloturismo, oltre a sottolineare l’urgenza di “coinvolgere la Regione Umbria, la Regione Marche e la Regione Lazio sui disagi dei pendolari e viaggiatori in generale, nel percorso Roma-Ancona-Perugia, valutando la possibilità di interessare l’autorità per la regolarità dei trasporti con sede a Torino”. Il sindaco, dal canto suo, sembra essere dalla loro parte. “Il Comitato dei viaggiatori ha il nostro pieno appoggio – dichiara in merito Fabrizio Cardarelli a Radio Gente Umbra – Noi abbiamo già chiesto, da un anno ormai, che la stazione ferroviaria di Spoleto venga reinserita tra le stazioni in cui il Frecciabianca si ferma. Da Trenitalia – sottolinea – ne fanno una questione di business: dicono che devono avere la certezza del numero di passeggeri. Ed è facile rispondere – afferma Cardarelli – che se la fermata non c’è i passeggeri non ci saranno mai. Noi siamo convinti che ci sarebbero e oltretutto, con ogni probabilità, potrebbero anche aumentare, dato l’afflusso sempre maggiore da Roma verso Spoleto e non solo. Quindi, è il caso che si decidano a mettere questa fermata”. E proprio perché sembra che sia una questione prettamente economica, l’amministrazione spoletina ha chiesto ripetutamente aiuto alla Regione dell’Umbria, che però, secondo il sindaco, “fa orecchie da mercante”. “Noi da soli non potremmo mai pagare le spese, per questo continuiamo ad insistere affinché la Regione prenda atto di questa nostra esigenza, come anche Trenitalia”. La questione, quindi, non è di facile risoluzione, ma si spera in un intervento da palazzo Donini. “Mi dispiace che, non lo posso negare, ci abbiano prospettato delle spese di un’entità tale che non è assolutamente giustificabile. Parlano di 300mila euro per garantire la fermata, cifra che mi sembra surreale. Chiediamo quindi – rimarca Cardarelli – che la Regione faccia la sua parte. Di fatto, per fare un esempio, non si capisce perché a Jesi la fermata è prevista e a Spoleto no. Forse dipende dal diverso atteggiamento delle istituzioni regionali”. Insomma, per il sindaco della città ducale i primi a credere nelle potenzialità del Cuore verde d’Italia dovrebbero essere proprio gli umbri. Del resto, i risultati a livello turistico nella città del Festival sembrano esserci. E, come sottolineato dal Comitato viaggiatori di Spoleto, molto si potrebbe fare anche per il cicloturismo.  

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