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Ex Zuccherificio, il sindaco presenta una mozione per sbloccare la vicenda

Pubblicato il 27 Ottobre 2015 14:44 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:39

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“Al di là delle vicende del recente passato, vogliamo mettere sul tavolo una proposta per rimuovere una situazione che non si può più accettare”. Queste le parole pronunciate dal sindaco di Foligno, Nando Mismetti, a proposito della vicenda dell’ex Zuccherificio lo scorso giugno, quando ai microfoni di Radio Gente Umbra aveva tracciato un bilancio dei primi dodici mesi del suo secondo mandato. Da allora sono passati quattro mesi e ora il primo cittadino passa dalle parole ai fatti. Proprio in questi giorni, infatti, Nando Mismetti ha presentato una mozione dedicata all’ambito denominato “Il Campus”, ossia quello dell’ex Zuccherificio. Nero su bianco una serie di ipotesi per ridisegnare uno spazio che da anni ormai – com’è noto – è al centro di progetti e oggetto di tante polemiche. Nel documento, in particolare, il sindaco chiede al consiglio comunale un mandato per sé e per la propria giunta per “avviare – si legge in una nota – un percorso, da condividere con le proprietà, che porti ad una proposta che sappia coniugare l’interesse generale della comunità, il rapporto tra l’area in questione, il centro storico e il restante territorio cittadino e i legittimi diritti delle proprietà dell’area interessata”. Il tutto, a partire dall’ipotesi di divisione in due comparti del Piano attuativo, ipotesi avanzata già in passato allo scopo – aveva spiegato il sindaco – di “ridurre le tensioni tra le due proprietà”. PIANO ATTUATIVO IN DUE AMBITI – Il Piano attuativo rivisto dovrebbe dunque prevedere: la demolizione e ricostruzione dell’edificio di proprietà Gabrielli, con l’individuazione di un comparto autonomo del Piano attuativo. Gabrielli demolisce e ricostruisce più lontano dalle mura e dalla Torre dei Cinque Cantoni, ma deve ricalcolare gli standard per il suo intervento; una diminuzione, nell’area dell’ex Zuccherificio, della superficie commerciale per la quota parte in capo a Gabrielli e di un’ulteriore quota in misura da definire; il ricalcolo di tutti standard; l’eventuale atterraggio altrove di superfici appartenenti a varie destinazioni d’uso; l’eventuale rinegoziazione delle opere di urbanizzazione da realizzare (anche in considerazione dell’assenza di oneri di esproprio per l’area Gabrielli); l’inserimento, previa rivisitazione, del progetto del Parco delle Scienze e delle Arti. Tale ipotesi configurerebbe la necessità di una variante al Piano Attuativo in variante al PRG, per il mancato spostamento della superficie commerciale Gabrielli nell’area ex Zuccherificio; una diminuzione del carico urbanistico ed incremento delle condizioni di sicurezza idraulica”. LA MOZIONE – Nella mozione il sindaco Mismetti ricorda come “l’area dell’ex Zuccherificio rappresenti il più rilevante tra gli “Ambiti urbani di trasformazione” previsti nel Piano regolatore generale adottato nel 1997, oltre ad essere un luogo simbolo della storia di Foligno e uno spazio importante per lo sviluppo futuro della città da riqualificare nell’interesse generale della comunità”. Nel documento, inoltre, si sottolinea come sia passato ormai diverso tempo dall’entrata in vigore dell’attuale Piano regolatore generale, “durante il quale – si legge – si sono registrati eventi e fenomeni importanti che hanno profondamente modificato il contesto socio-economico locale, per cui – ribadisce Mismetti – è necessario elaborare una nuova pianificazione urbanistica, in termini consoni alle mutate esigenze della città”. Il sindaco ribadisce quindi come “il Piano attuativo sia stato convenzionato precedentemente all’approvazione del Piano di assetto idrogeologico”. Ciò significa che è possibile prevedere delle varianti “purché – si legge – non ci siano un incremento del carico urbanistico e un aggravio delle condizioni di rischio” e che è “possibile rivedere il Piano attuativo adottato nel 2004 per l’area dell’ex Zuccherificio, valutando nuove ipotesi con cui approcciare il tema della ripianificazione dell’ambito ‘Il Campus’”.

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