Dalle prenotazioni Cup al pagamento del bollo. Insomma, servizi utili ai cittadini. Potrebbe essere questa la strada della salvezza per le filiali umbre di Poste Italiane su cui pende la mannaia della chiusura. Ad indicare la luce in fondo al tunnel sono stati, nel corso dell’incontro che si è tenuto in Regione, la vice presidente della Camera dei deputati, Marina Sereni, e l’onorevole Walter Verini. Per i due esponenti Pd, infatti, potrebbero aprirsi spazi di contrattazione interessanti grazie al Contratto di servizio universale tra Poste Italiane e il Ministero delle telecomunicazioni, contratto su cui mancherebbe di fatto solo la firma. “Nel documento – hanno detto Sereni e Verini, anticipandone i contenuti all’assessore regionale alle riforme, Antonio Bartolini, e ai delegati di Anci Umbria – si aprono possibili margini di negoziazione tra Poste Italiane e gli enti territoriali” Questi ultimi, in particolare, “sarebbero chiamati a fare rete e ad avanzare, entro il 31 marzo prossimo, proposte aggiuntive che possano potenziare l’offerta complessiva dei servizi in specifici ambiti territoriali, anche al fine di valorizzare la capillarità degli uffici postali”. Tra le possibili proposte – come detto – i due parlamentari Pd hanno quindi ipotizzato servizi come le prenotazioni Cup, appunto, o il pagamento del bollo auto. Proposte che, una volta avanzate, verranno valutate prioritariamente da Poste Italiane “nell’ambito di una programmazione – hanno spiegato Sereni e Verini – che tende a muoversi sul duplice binario di maggiore efficienza nella fornitura del servizio postale e del perseguimento della coesione sociale ed economica”. In quest’ottica i due rappresentanti umbri hanno annunciato come il gruppo del Pd sosterrà questa iniziativa con un atto parlamentare. “L’annuncio dell’imminente stipula del Contratto di servizio – ha dichiarato l’assessore Bartolini, appresa la notizia – rappresenta per cittadini ed istituzioni uno spiraglio di trattativa che intendiamo cogliere. Mi impegno – ha quindi annunciato il titolare regionale alle riforme – a riconvocare il tavolo di coordinamento con Anci Umbria per approfondire i contenuti del Contratto ed individuare insieme, nel più breve tempo possibile, le azioni da intraprendere. Inoltre – ha concluso Bartolini – verificherò la possibilità da parte della Regione, anche accedendo ai fondi a disposizione destinati al digitale, di supportare i progetti dei singoli Comuni che andranno ad accrescere i servizi oggi offerti dagli uffici postali, anche in considerazione della particolare rilevanza che, nell’ambito del Contratto, viene proprio assegnata a possibili azioni legate ai Piani di Agenda digitale”.
Chiusura uffici postali: la soluzione nel Contratto di servizio?
Pubblicato il 31 Ottobre 2015 11:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:37
Uno sportello di Poste Italiane
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