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Foligno, il centro sociale “Centro storico” cerca una nuova casa

Pubblicato il 28 Novembre 2015 11:34 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:20

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“Il Comune di Foligno ci aiuti a trovare una sede adeguata alle nostre esigenze”. È l’appello che il presidente del centro sociale “Centro storico”, Pietro Mercuri, rivolge al sindaco Mismetti e alla sua giunta. Attualmente, infatti, il centro sociale usufruisce di alcuni locali in via Oberdan, nello stesso immobile che ospita il Centro studi “Città di Foligno” e il polo universitario. Ed è proprio per far fronte alle esigenze di quest’ultimo ente che si rende necessario il trasferimento del centro. “L’università – ha spiegato a questo proposito Mercuri – in virtù della crescita che ha vissuto in questi anni necessita di nuovi spazi, quelli che attualmente stiamo utilizzando noi. Da una parte siamo contenti che l’università viva un periodo così roseo, dall’altra però ci ritroviamo di fronte ad un problema”. L’attuale sede, infatti, ha tutte le caratteristiche necessarie per permettere al centro sociale lo svolgimento di attività di diverso genere, come ad esempio corsi di attività motoria, e l’organizzazione di eventi dedicati al ballo. Iniziative ricreative che permettono ai circa 400 soci, tra i quali anche persone in età avanzata, di avere una vita attiva e di poter trascorrere in compagnia diverse ore alla settimana. “Abbiamo già incontrato l’amministrazione comunale – ha sottolineato Pietro Mercuri – e valutato alcune possibili soluzioni, ma ad oggi nessuna sembra rispondere alle nostre esigenze. Negli ultimi due anni – ha aggiunto – il centro è cresciuto molto e sarebbe un peccato bloccarne lo sviluppo e soprattutto privare la comunità di una realtà così importante”. Intanto le attività promosse da Pietro Mercuri e dai suoi collaboratori vanno avanti. Mercoledì 2 dicembre alle 15.30, infatti, proprio nella sede di via Oberdan si terrà un incontro organizzato dal centro sociale sulla tutela della salute del nuovo piano regionale di prevenzione. “Si tratta di un evento – ha detto Mercuri – che vedrà presente anche l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, al quale chiederemo cosa intende fare la Regione Umbria per garantire i livelli qualitativi dei presidi ospedalieri dell’Usl Umbria 2. Ciò che i nostri soci ci chiedono e che faremo presente anche all’assessore Barberini – ha concluso – sono servizi di qualità, anche se dovesse significare spostarsi di trenta chilometri per usufruirne”. Insomma, un sì all’accorpamento dei servizi ospedalieri.

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