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A Trevi il baratto amministrativo sarà presto realtà

Pubblicato il 7 Gennaio 2016 16:46 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:55

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Ad un passo dal baratto amministrativo. Sì, perché, a quanto pare, il regolamento sarebbe in dirittura d’arrivo. È quanto comunicato in una nota stampa dall’amministrazione guidata dal sindaco Bernardino Sperandio, dopo l’affondo arrivato nei giorni scorsi dal Movimento 5 Stelle che lamentava la mancata adozione della misura annunciata in consiglio comunale ad aprile 2015 e rimasta bloccata in commissione. “Il Comune di Trevi, attraverso un ordine del giorno della vice sindaco Stefania Moccoli – si legge nella nota stampa – è stato tra i primi comuni in Italia ad interessarsi del baratto amministrativo, una interessante opportunità che intendiamo proporre anche come strumento per alleviare il carico tributario delle famiglie più in difficoltà. La nostra – spiega il presidente della commissione Statuto e regolamenti, l’assessore Roberto Venturini – è una amministrazione non nuova a sperimentazioni, sempre pronta a cogliere le innovazioni possibili, ma ciò non può significare una approssimazione nella gestione della cosa pubblica”. La commissione consiliare starebbe infatti lavorando “seriamente – si legge ancora nella nota – alla redazione di un regolamento chiaro che consenta ai privati cittadini di accedere in sicurezza al baratto amministrativo, fornendo ore di prestazione lavoro in cambio del pagamento dei tributi comunali”. A quanto pare, inoltre, l’amministrazione ha voluto attendere un parere tecnico per evitare possibili sanzioni da parte della Corte dei Conti. Sì, perché “mentre l’articolo 24 del decreto SbloccaItalia propende per una modalità di esercizio del baratto in favore delle associazioni – sottolineano -, la norma è più confusa rispetto all’eventuale partecipazione di singoli individui, con evidente implicazione di aspetti delicati come quelli legati ad eventuali corresponsabilità, aspetti assicurativi e contabili”. Tuttavia, ora sembra che le cose stiano prendendo forma. “Quelle relative al baratto amministrativo, la cui sperimentazione, come annunciato in consiglio comunale, partirà a breve – aggiunge Venturini – sono attività solidaristiche integrative, ma non sostitutive dei servizi di competenza dell’Ente. Pertanto – conclude l’assessore – la regolamentazione delle stesse prevede necessari approfondimenti, di cui la commissione consiliare competente si sta occupando in collaborazione con gli uffici preposti e l’Anci”.

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