18.6 C
Foligno
domenica, Ottobre 26, 2025
HomeCulturaPistoia Capitale italiana della Cultura 2017: ancora un "no" per Spoleto e...

Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017: ancora un “no” per Spoleto e Terni

Pubblicato il 25 Gennaio 2016 16:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:43

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Studenti a teatro contro la violenza di genere

Per tutti i lunedì di novembre il Comune di Foligno ha previsto degli spettacoli al “San Carlo” dedicati ai ragazzi e alle ragazze delle scuole secondarie di secondo grado cittadine. Obiettivo favorire la riflessione, la consapevolezza e il dialogo tra i più giovani

A Spello Comune e scuola insieme per potenziare il sistema educativo

L’amministrazione guidata dal sindaco Landrini ha approvato l’accordo di programma per l’anno scolastico 2025/2026 e stanziato quasi 22mila euro a sostegno dell’istituto comprensivo “Ferraris”. Pieroni e Zaroli: “Creare opportunità per i nostri giovani”

Falchetti contro il Terranuova Traiana: la carica di capitan “Wally”

Il Foligno punta a proseguire la striscia di successi confermata nell'ultima partita. Mentre Ceccuzzi è ancora in forse, Grea potrebbe tornare e giocare dal 1'. Le parole di Khribech: "Ce la metteremo tutta per proseguire la serie positiva"

“Per la completezza del progetto, proiettato anche verso l’internazionalizzazione, la Capitale italiana della Cultura 2017 è Pistoia”. Sono queste le parole del ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini sulla decisione presa dalla commissione del Mibact. Un lavoro collegiale, che prosegue dal mese di giugno, con 24 candidature ridotte poi a dieci per il titolo del 2016. “Non c’è nessuno che demerita – ha detto il professor Marco Cammelli – e questo è un dato importante da dire subito, a conferma dell’utilità di questi processi effettuati quasi sempre continuamente grazie ad un puntuale lavoro di gruppo di cui ci assumiamo la piena responsabilità”. Ancora un no, dunque, per Terni e Spoleto che, dopo la nomina di Mantova a Capitale della Cultura 2016, speravano in una rivincita insieme alle altre sei città rimaste a secco. “Abbiamo accelerato il processo di scelta – ha sottolineato Dario Franceschini – per attuare un processo virtuoso per tutte le città, dal piccolo borgo ai centri più grandi. Il problema sarà come gestire le sempre più numerose candidature. Un po’ come per gli Oscar”.

 

Articoli correlati