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Spoleto, M5S: “Il rimpasto dei dirigenti è l’ennesimo passo falso dell’amministrazione”

Pubblicato il 27 Gennaio 2016 15:34 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:41

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La riorganizzazione della macchina comunale spoletina, con il rimpasto dei dirigenti messo a punto dal sindaco Fabrizio Cardarelli, non piace al Movimento 5 Stelle. A distanza di neanche 24 ore dalle nuove nomine, infatti, i pentastellati vanno all’attacco, condannando le scelte operate dal primo cittadino. “Quello che trapela dalla ristrutturazione – dicono in una nota – è la difficoltà di un Comune che fra indagati e condannati pare perdere pezzi a destra e a manca. Ridotti a staff due dirigenti indagati per falso in atto pubblico – il riferimento è a Vincenzo Russo e Antonella Quondam Girolamo -, l’amministrazione cerca di adattarsi con una coperta troppo corta, con un Massimo Coccetta che scalpita, arrivando – è la denuncia più forte – all’assurdo di affidare i lavori pubblici a quel Giuliano Maria Mastroforti già condannato con sentenza passata in giudicato per abuso edilizio per la nota e vergognosa vicende del cosiddetto Ecomostro. Evidentemente – ironizzano i grillini – una condanna a quattro mesi fa curriculum e quindi si procede alla promozione sul campo”. L’attenzione del Movimento 5 Stelle va poi a quella che viene definita la “nefasta decisione” di fondere la direzione turismo e cultura con quella dello sviluppo economico, “togliendole di fatto – lamentano – priorità. All’indomani della bocciatura di Spoleto a capitale italiana della cultura 2017 – si legge infatti nella nota – questa decisione la dice lunga su un’amministrazione a capo di una comunità che si professa a vocazione turistico culturale, ma che nei fatti dimostra anche in questo ambito di navigare a vista, senza un reale progetto ed ancora in cerca di una sua identità”. Per il M5S spoletino, dunque, il “rimpasto rappresenta l’ennesimo passo falso di una giunta che si è proposta come antagonista alla precedente, ma che in realtà – concludono – ne sta portando avanti le istanze senza soluzione di continuità”.
 

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