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Metelli replica a Baronti: “Tanto studio per niente…”

Pubblicato il 8 Marzo 2016 11:31 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:12

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Prima la richiesta di scuse da parte dell’assessore folignate Emiliano Belmonte ed ora l’intervento del presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli. Insomma le dichiarazioni del professor Giancarlo Baronti che aveva bollato la Quintana come espressione di un “ostentato provincialismo” non sono per niente piaciute in città. Al punto che le polemiche non solo non si sono ancora placate, ma la questione continua ad essere sotto i riflettori. E questa volta, come detto, ad entrare nel merito della vicenda è stato lo stesso numero uno di palazzo Candiotti, che ha preso la parola per replicare alle dichiarazioni del professor Baronti. “Sono rimasto allibito – ha dichiarato ai microfoni di Radio gente Umbra – nel vedere come tanta intelligenza e tanto studio non siano serviti sostanzialmente a nulla. Voglio invitare il professor Baronti ad assistere alla Quintana – ha proseguito Domenico Metelli – per fargli capire come la nostra manifestazione è la base dell’antropologia. Tutto quello che accade a Foligno – ha sottolineato – è antropologico, quindi mi auguro non volesse quelle stupidaggini, perchè questo è quello che sono”. Il presidente Metelli, dunque, ha ribadito il rilievo internazionale della Quintana, definendola innanzitutto come “festa di popolo dal forte valore antropologico” capace di promuovere la “crescita culturale e la coesione sociale”. “La Quintana – ha aggiunto – è l’unica manifestazione umbra nell’elenco del patrimonio immateriale italiano, con tanto di parere ufficiale della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici dell’Umbria”. Un prestigioso riconoscimento, dunque, per una che per il presidente prende le mosse “dall’espressione di identità culturale collettiva e dalla sua recente candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco”. Ma Domenico Metelli è entrato anche nel merito di “Perugia 1416”, rievocazione storica a cui sta lavorando il capoluogo umbro. “Per quanto mi riguarda – ha detto a questo proposito – fa molto bene il Comune di Perugia a tentare di rievocare un evento così importante. E il fatto che il capoluogo guardi ad una rievocazione storica come ad una novità da promuovere nel 2016 – ha concluso – fa ben sperare che chi lo ha fatto precedentemente abbia oggi un valore aggiunto”.  

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