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Nocera Umbra, bocconi avvelenati: bonificate tre aree

Pubblicato il 16 Marzo 2016 14:02 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:07

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Un esemplare di lupo e quattro cani avvelenati tra le zone di Vallefeggio, Monte Verguglio e Carosina, nel territorio di Nocera Umbra. Sono stati ben cinque, nel solo mese di febbraio, gli animali morti dopo aver ingerito bocconi disseminati in terra da ignoti. E proprio a seguito degli episodi denunciati, il gruppo “Balto”, attraverso delle unità cinofile, ha scandagliato e bonificato tre diverse aree nelle quali sono state rinvenute diverse esche contenenti sostanze velenose ad azioni letali. Questi dunque i dati emersi dall’attività condotta nel territorio nocerino per fronteggiare un fenomeno che si presenta in costante crescita. Il rinvenimento dei bocconi avvelenati è stato possibile grazie al percorso messo in atto da due anni a questa parte dai 15 volontari del gruppo “Balto” che punta all’addestramento di animali ospitati nel canile comunale di Nocera Umbra. Cani che ad ogni esercitazione-ricerca stanno dando prova, secondo quanto reso noto, di grande affidabilità olfattiva. E nell’ultimo anno, da quando cioè è partito l’addestramento vero e proprio, i risultati raggiunti sono stati positivi, portando al rinvenimento di numerose esche contenenti sostanze velenose. “La piaga dei bocconi avvelenati – ha dichiarato il sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, commentando i dati dell’attività del gruppo cinofilo – denota un comportamento di gravissima inciviltà.  È doveroso ricordare – ha proseguito – che chi dissemina queste esche viene punito da una specifica normativa penale. Oltre all’uccisione di animali domestici, come cani e gatti – ha infatti concluso – mette in serio pericolo anche l’incolumità umana e gli equilibri ambientali delle zone contaminate”. 

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