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Foligno, 500 lettere per dire no al gioco d’azzardo. Piccolotti: “Il sindaco intervenga”

Pubblicato il 9 Maggio 2016 12:17 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:30

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Si è concluso con la raccolta di cinquecento lettere, indirizzate al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo “Slotmobfest” che si è tenuto sabato a Foligno, unica città umbra ad aderire all’iniziativa che ha visto protagoniste altre 60 città italiane. Promosso da Cittadinanzattiva ed organizzato insieme ad altre 21 associazioni, l’evento ha avuto come obiettivo quello di chiedere al capo dello Stato – attraverso una raccolta di lettere appunto – la fine della gestione del gioco d’azzardo da parte di attività commerciali, così da mettere un punto ad una delle piaghe sociali più pericolose del nostro secolo. Tanti, dunque, i folignati che hanno deciso di dare il loro contributo, firmando le missive. Tra loro anche il sindaco di Foligno, Nando Mismetti. Ed è proprio al primo cittadino che si rivolge la consigliera comunale di Sinistra italiana, Elisabetta Piccolotti. “A questa meritoria iniziativa che il sindaco Mismetti ha sottoscritto – spiega Piccolotti – ci piacerebbe che venisse affiancata una seria strategia di contrasto. È necessario – prosegue – che l’amministrazione comunale si attivi per costruire una mappatura degli esercizi che contengono apparecchi per il gioco d’azzardo, segnalando anche attraverso un apposito marchio “NoSlot” quali sono invece quelli che hanno rinunciato a questa forma di guadagno, in modo che possano essere valorizzati”. Su questo fronte, l’esponente di Sinistra italiana ha anche depositato una mozione per chiedere – come già accaduto in altre città italiane, come ad esempio a Milano – l’impegno del sindaco ad emanare un’apposita ordinanza, con cui regolare gli orari di apertura delle sale da gioco e l’accensione di tutti i terminali di Video Lottery e Slot Machine. “La nostra proposta – dichiara Elisabetta Piccolotti – è che le slot restino spente e le sale chiuse negli orari in cui gli adolescenti potrebbero avvicinarcisi, e quindi aperte soltanto tra le 9 e le 12 e poi nel pomeriggio tra le 18 e le 23. Ci auguriamo – conclude quindi l’esponente di Sinistra italiana – che il consiglio comunale di Foligno possa accogliere questa nostra proposta, rivolta alla tutela della salute pubblica della nostra città”.

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