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Quote rosa e asilo nido: le nuove sfide dell’Ncm di Foligno

Pubblicato il 15 Maggio 2016 12:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:26

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Un asilo nido in cui accogliere i bambini dei propri dipendenti ma anche di quelli delle altre aziende. È uno dei tanti progetti a cui sta lavorando Renato Cesca, patron di Ncm. L’idea è ancora in fase di studio, ma il presidente dell’azienda folignate spera di portarlo a termine per andare incontro alle esigenze delle diverse famiglie che già lavorano all’interno delle strutture di via Vici. LE QUOTE ROSA – Sarà anche perché ultimamente Ncm ha incrementato le quote rosa, spalancando le proprie porte a donne con profili da ingegneri inserite nei settori della progettazione, del controllo qualità e di gestione. Ad oggi l’azienda conta infatti sul contributo di una ventina di figure femminili, tra cui molte neolaureate anche con poca esperienza, ma “competenti, tenaci e decise”, come le definisce lo stesso Cesca. La giovane età, però, ne fa anche delle potenziali mamme. “Per noi il progetto dell’asilo è molto importante – ha commentato il patron di Ncm, ospite della trasmissione “Caffè Sassovivo” di Radio Gente Umbra – anche perché in azienda abbiamo diverse famiglie e vogliamo sostenerle al meglio”. Individuata già anche l’area sulla quale potrebbe sorgere la struttura dedicata ai bambini. Si tratta di quella adiacente al nuovo capannone che sta realizzando proprio in questi mesi l’azienda di Renato Cesca e che verrà inaugurata dopo l’estate. IL NUOVO CAPANNONE – A partire dal mese di settembre, infatti, Ncm avrà a disposizione altri sei mila metri quadrati di immobili, che garantiranno un ulteriore ampliamento della produzione. Step che si è reso necessario anche in virtù dell’ultima grande commessa acquisita, ossia quella con la Pratt&Whitney, il cui accordo è stato siglato lo scorso mese. L’OCCUPAZIONE – Una commessa che di fatto apre le porte anche a nuove assunzioni. Una cinquantina quelle previste, anche se la notizia ha subito fatto il giro del Bel Paese con l’azienda di via Vici che si è trovata subissata dalle richieste di assunzioni. “Riceviamo oltre cinquanta domande al giorno – ha detto – da parte di giovani neodiplomati e neolaureati ma anche di persone in età avanzata che però non possiamo inserire, perché siamo alla ricerca di figure specialistiche. Ed a livello umano è una situazione difficile da gestire”. Anche perché, come dichiarato da Renato Cesca ai microfoni di Rgu, nei 28 anni di attività, in Ncm non è mai stato licenziato nessun dipendente. LA FORMAZIONE – Per quanto riguarda il fronte della formazione, il numero uno di via Vici saluta con soddisfazione l’attivazione di progetti di alternanza scuola-lavoro. “Con stage di trecento ore – ha dichiarato – si possono portare avanti percorsi triennali che ci permettono di formare i ragazzi e prepararli al mondo del lavoro”. In quest’ottica un ruolo chiave è svolto anche dal biennio post diploma previsto dall’Its, che prenderà il via il prossimo anno. LE INFRASTRUTTURE – Per affrontare le sfide del futuro, inoltre, per Renato Cesca è importante l’innovazione, così come avere a disposizione infrastrutture adeguate per il trasporto di merci e persone. “La prossima apertura della 77 – ha commentato – aprirà sì ai collegamenti con l’Adriatico, ma se guardiamo alla situazione in generale non si può nascondere il fatto che in Umbria le infrastrutture siano insufficienti, penalizzando di fatto – ha concluso – il comparto industriale”.  

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